Le città più inquinate d’Italia: a che posto è Napoli?

Le città più inquinate d’Italia: a che posto è Napoli?

Nel 2023 ben diciotto centri urbani su novantotto hanno superato i limiti giornalieri di PM10, il materiale particolato aerodisperso, ossia le particelle atmosferiche solide e liquide sospese nell’aria, di diametro aerodinamico inferiore o uguale ai 10 µm.

Legambiente ha pubblicato il suo report annuale “Mal Aria di città 2024” che riassume dei dati drammatici: c’è stato certamente un miglioramento dell’aria in alcune città italiane, seppur minimo, ma comunque insufficiente rispetto agli obiettivi che l’UE ha programmato per il 2030. Restano infatti tragici i dati rilevati per diciotto delle novantotto città monitorate – a fronte delle ventinove del 2022 e delle trentuno del 2021 – che hanno superato i limiti previsti dal decreto-legge del 2010 in materia di polveri sottili.

Le città protagoniste di questa classifica appartengono quasi tutti alle aree a Nord della penisola dove, oltre a contesti di estremo traffico, riscaldamento e urbanistica selvaggia, c’è un’intensiva concentrazione industriale, agricola e zootecnica, che non lascia scampo a prospetti di salubrità dell’aria decisamente scoraggianti. Nonostante ciò, al Sud la situazione potrebbe degenerare: è lampante la carenza di politiche ambientali concrete e, infatti, anche dove non ci sono centri industriali importanti e le condizioni meteo sono sfavorevoli allo smog i valori si presentano particolarmente alti.

Il report di Legambiente ha focalizzato l’attenzione sui capoluoghi di provincia: in testa alla classifica c’è Frosinone (Frosinone Scalo), seguita da Torino (Grassi) e Treviso (strada S. Agnese). La stima si è basata sui giorni di sforamento di PM10 nell’arco dell’anno: la prima ha sforato di ben 70 giorni, ben il doppio dei giorni ammessi (35 giorni con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo), la seconda 66 e la terza 63.

A seguito, Mantova (via Ariosto), Padova (Arcella) e Venezia (via Beccaria), con 62 giorni, Rovigo (Centro), Verona (B.go Milano) e Vicenza (Ferrovieri) con 55, 55 e 53. Seguono Milano (Senato) con 49 giorni, Asti (Baussano) 47, Cremona (P.zza Cadorna) 46, Lodi (V.le Vignati) 43, Brescia (Villaggio Sereno) e Monza (via Machiavelli) 40.

Chiudono Alessandria (D’Annunzio) con 39, Napoli (Ospedale Pellegrini) e Ferrara (Isonzo) con 36.

Legambiente comunica, a conclusione del report, il lancio di “Città2030: le città e la sfida del cambiamento”, da oggi al 6 marzo. L’iniziativa è stata organizzata da una coalizione europea di ONG e altre organizzazioni della società civile e farà tappa in diverse città, ponendo il focus sulle diciotto in pole position al primato delle realtà più inquinate e meno vivibili del 2023 e promuovendo la cultura della mobilità sostenibile e a zero emissioni.

L’associazione lancia anche per quest’anno la petizione on line: “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!”.

 

A cura di Mario Marradino