SGUARDI DI DONNE A 30 ANNI DALLA CONFERENZA MONDIALE DELLE DONNE DI PECHINO 4-15 SETTEMBRE 1995 – REPORTAGE FOTOGRAFICO

SGUARDI DI DONNE A 30 ANNI DALLA CONFERENZA MONDIALE DELLE DONNE DI PECHINO 4-15 SETTEMBRE 1995 – REPORTAGE FOTOGRAFICO

 

Il giorno 11 Marzo 2024, alle ore 16:30, si terrà presso la Sala Rari della Biblioteca Nazionale, la presentazione del libro “Sguardi di donne a 30 anni dalla Conferenza Mondiale delle donne – Pechino1995 – Reportage fotografico di Luisa Festa, a cura di Michele Miscia.

 

Il reportage di Luisa Festa, consta di 100 fotografie a colori scattate in occasione della IV Conferenza Mondiale delle donne di Pechino del 1995 dal titolo “Uguaglianza, Sviluppo e Pace”.

 

“Nel ’95 ebbi l’onore e il piacere di partecipare alla IV Conferenza Mondiale delle donne dove documentai visivamente le fasi salienti con oltre 800 scatti fotografici”.

 

Il reportage fotografico riprende i 10 giorni, un breve diario di viaggio e dei momenti più salienti della Conferenza ad Huairou e Pechino. Molte foto dei momenti significativi sono rimaste fuori dalle pubblicazioni e dalle esposizioni, dunque, si tratta di immagini inedite.

Sono presenti donne di vari paesi del mondo, europee, gruppi di magrebine, di pakistane, di guatemalteche, di nepalesi, iraniane, africane, cinesi, giapponesi, donne indigene, tibetane, anche donne della delegazione del Governo e delle ONG italiane, tutte insieme per rivendicare i diritti delle donne.

 

Il libro è dedicato a Marisa Rodano e a Bianca Pomeranzi, protagoniste della Conferenza, che sono venute a mancare di recente. La prefazione è di Livia Turco, la presentazione è a cura della Senatrice Valeria Valente, il dibattito sarà arricchito dalle testimonianze di alcune donne che hanno partecipato alla Conferenza.

 

La Conferenza di Pechino del ’95 (ultima Conferenza mondiale) fu un importante evento che ha segnato un momento essenziale per la conquista dei diritti delle donne, risultato di due decenni di azioni e strategie poste in essere dall’ONU per la condizione della donna a livello globale.

 

Per la prima volta a Pechino, i diritti delle donne sono stati riconosciuti quali diritti umani e inalienabili, così come sono stati affermati frincipi di empowerment e mainstreaming.

 

“La Conferenza Mondiale dell’ONU raccoglie infatti le novità più significative dei movimenti delle donne, soprattutto del femminismo del Sud del mondo, incentrata sulla valorizzazione della differenza di genere come leva per una critica delle forme attuali di sviluppo e della convicenza sociale” – Livia Turco.

 

“La dichiarazione e la Piattaforma d’azione di Pechino adottate alla Conferenza dell’ONU sono nei fatti ‘La Carta internazionale dei diritti’ delle donne finalmente riconosciuti i diritti delle donne come diritti umani e fissati gli obiettivi in ogni campo secondo le parole chiave come empowerment, owerment, networking, mainstreaming, equality, equity, gender, accountability” – Valeria Valente.

 

Luisa Festa, che non ha mai perso il filo di connessione con Pechino, con questo catalogo vuole, oltre che ricordare questo evento straordinario a livello globale ricco di passione sul piano umano e politico, anche dare visibilità e valore alla delegazione italiana, sia governativa che delle ONG, che nel 1995 hanno dato un contributo importante alla Piattaforma e Dichiarazione di Pechino, ancora molto attuale.

“Ritengo che sia importante salvare dall’oblio ognuna delle tappe dell’evoluzione femminile perché in questo modo si riafferma l’importanza dei diritti conquistati e se ne promuove la reale applicazione. Oggi sono, purtroppo, violati da alcuni paesi, e questo vuole essere anche un contributo per raccontare alle nuove generazioni le conquiste ottenute e passare il testimone per lavorare ad una società più equa e attenta ai diritti delle donne. Ho voluto realizzare questo progetto anche con uno sguardo verso l’oggi, a quasi 30 anni da quella esperienza vissuta insieme con le autrici del libro, che ringrazio. Per dare forza alla coralità degli interventi. A partire dalla nostra memoria, e a quello che abbiamo vissuto insieme per riaffermare non solo la soggettività delle donne, ma confermare che tutte le donne del mondo durante la Conferenza hanno espresso la volontà di cambiare il mondo grazie al proprio sguardo di donna”.