Corte di Cassazione: il primo deposito telematico di una sentenza penale

Corte di Cassazione: il primo deposito telematico di una sentenza penale

di Luca Orlando

 

In data 16 luglio 2024, è stato effettuato il primo storico deposito telematico di una sentenza penale in Corte di Cassazione.

La Corte ha, infatti, adoperato un’innovativa applicazione tecnologica realizzata dal Ministero della Giustizia, così compiendo un passo significativo in termini di digitalizzazione della giustizia e assurgendo al ruolo di modello di riferimento anche per Tribunali e Corti d’Appello. 

Del resto, a più riprese il Ministero della Giustizia aveva evidenziato già come la digitalizzazione fosse un obiettivo primario nell’ambito del progetto di miglioramento dell’efficienza del sistema giudiziario, in osservanza di quanto stabilito dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

L’adozione di tecnologie sempre più avanzate nel settore giudiziario non si limita esclusivamente ad accelerare i processi legali, ma sta diventando essenziale anche in termini di trasparenza e di accessibilità delle informazioni. 

Il deposito telematico consente di consultare, gestire e archiviare le sentenze in modo più efficiente, e inoltre favorisce l’interazione tra gli uffici giudiziari e i cittadini.

Uno sviluppo di questo tipo è fondamentale per rispondere a una problematica che nel tempo si è radicata, e cioè quella della lentezza e della conseguente inefficienza del sistema giudiziario italiano. Tale innovazione si inserisce in un più ampio quadro di riforme e modernizzazioni previste dal PNRR, che ha l’obiettivo di garantire che il sistema pubblico in Italia sia più reattivo alle esigenze rappresentate dalle imprese e dai cittadini. 

È proprio per questa ragione che la digitalizzazione della giustizia è vista come un fattore determinante in termini di rilancio economico e sociale del Paese.

In conclusione, il deposito effettuato rappresenta solo un primo step di un processo che vedrà l’estensione delle nuove tecnologie a tutte le altre giurisdizioni, con l’intento ambizioso di realizzare un sistema integrato, totalmente digitalizzato e attento anche a offrire il proprio contributo in termini di maggiore sostenibilità ambientale.