Il Dimensionamento Scolastico e le Sfide del Nuovo Anno a Napoli
Il Dimensionamento Scolastico e le Sfide del Nuovo Anno a Napoli
di Paola Pastorino
Il 12 settembre, in Campania, si sono riaperti i portoni delle Scuole.
Napoli ha aperto le sue Scuole a un consistente numero di bambine e bambini, ragazze e ragazzi che si sono approcciati, entusiasti e speranzosi, ad affrontare gioie e difficoltà di un nuovo anno di studi.
I portoni delle scuole hanno aperto, in tutta Italia dal giorno 1° settembre, però, anche per docenti, assistenti amministrativi, assistenti tecnici, collaboratori scolastici, DSGA, Dirigenti Scolastici pronti a “prendere servizio“.
Si noti bene che c’è la differenza tra l’apertura di tutte le Istituzioni Scolastiche sul territorio nazionale che avviene, uguale, per il personale scolastico che dovrà prendere servizio e l’apertura delle Istituzioni Scolastiche per l’avvio dell’anno scolastico, dal punto di vista didattico, deciso dalle singole Regioni che differisce, anche se solo di qualche giorno, da Regione a Regione (competenza statale e competenza regionale sull’istruzione).
Torniamo a Napoli; e allo stato dell’arte delle Istituzioni Scolastiche.
Le scuole napoletane hanno subito, per l’a.s. 2024/2025, un dimensionamento scolastico a seguito della legge di bilancio 2024 (legge n. 197/2022), che ai commi 557-559 dell’art.1, attua la seconda parte della Riforma 1.3 della Missione 4, componente 1 del PNRR (relativa alla Riforma dell’organizzazione del sistema scolastico), concernente, appunto, il dimensionamento della rete scolastica.
Tale legge ha ridotto, in tutta Italia, il numero delle Istituzioni scolastiche, attraverso accorpamenti, dimensionamenti, frazionamenti di plessi scolastici. Una rivoluzione che ha visto un notevole numero di scuole cambiare Dirigente Scolastico, DSGA, personale di segreteria e, naturalmente, docenti.
Contestualmente, le Scuole tutte sono alle prese, naturalmente, oltre che con i fisiologici problemi dell’avvio di un nuovo anno scolastico, con i progetti del PNRR, le loro scadenze, le loro rendicontazioni e la non facile gestione di fatture e mandati di pagamento in scadenza.
Una fotografia complessa che vede il mondo della Scuola teso ad affrontare problemi di diversa natura: amministrativa, contabile, tecnica, numerica, nonché didattica, educativa, sociale.
Intanto, qualche nuova riforma ha istituito nuovi indirizzi per gli Istituti Tecnici e sono probabili una nuova valutazione per la scuola primaria, nonché delle nuove Linee Guida per l’Educazione Civica.
Da questo groviglio di incombenze e problemi si ergono, però, come faro, lo sguardo e le attese dei nostri alunni e delle nostre alunne, obiettivo e finalità di ogni azione didattica e educativa; risposta finale e completa rispetto a tutte le istanze provenienti da più parti.
La Scuola chiede coraggio, intraprendenza, resilienza, capacità di rinnovamento, di rinascita, di restituzione.
La Scuola chiede sempre di più competenza ed etica.
La Scuola chiede passione e amore.
La Scuola chiede riconoscimento.
La Scuola chiede conoscenza, non solo delle discipline, ma dei meccanismi di funzionamento.
Mi piacerebbe entrare in tante Scuole della nostra Città e parlare con chi ne fa parte, capire, confrontare, dialogare.
Le porte aperte creano correnti influenze, collegamenti, contaminazioni, legami culturalmente e socialmente assai validi.
Napoli e le sue Scuole. Un tema interessante.