Ordinanza n. 25840 del 27.09.2024 della Cassazione: tutte le indennità del lavoratore sono incluse nella retribuzione feriale
di Luca Orlando
L’ordinanza n. 25840/2024 della Suprema Corte di cassazione conferma che tutte le indennità del lavoratore devono essere incluse nella retribuzione feriale. Del resto, la decisione si pone in linea con le pronunce della giurisprudenza UE.
Si tratta di un principio di grande rilevanza per i lavoratori: durante il periodo di ferie, la retribuzione deve includere non solo il salario base, ma anche tutte le indennità accessorie come, ad esempio, i ticket mensa, le indennità di disagio o altri trattamenti economici espressamente previsti a livello contrattuale.
Questa ordinanza nasce da un contenzioso con un datore di lavoro che escludeva, in mancanza di giustificato motivo, tali voci di compenso dal calcolo nella retribuzione per le ferie. Un approccio di questo tipo, tuttavia, sarebbe in contrasto con il pensiero espresso dai giudici della Corte UE, poiché verrebbe meno quell’imprescindibile e dichiarato principio che consente ai lavoratori di beneficiare delle ferie senza subire perdite economiche rispetto al periodo lavorativo.
Gli esperti di diritto del lavoro sono concordi nel ritenere che questa sentenza consolidi ulteriormente il menzionato diritto alla retribuzione feriale completa, altresì da condurre i datori di lavoro a una parziale revisione delle pratiche aziendali, spingendo le imprese a modificare i contratti di lavoro per includere tali compensi durante le ferie e disincentivando condotte che, diversamente, potrebbero compromettere l’equità dei trattamenti durante il riposo annuale.