Più libri, meno polemiche

 

 

Piú libri, meno polemiche

di Roberta Baiano

 

Parte oggi, 4 dicembre, la tanto attesa fiera “Più libri più liberi“, appuntamento imperdibile per gli appassionati di letteratura e per il mondo dell’editoria indipendente.

O almeno lo è stato fino ad ora.

 

Sì, perché per questa ventitreesima edizione PLPL non è partita sotto i migliori auspici.

 

Vi ricordate la teoria del piano inclinato?

Quella che Aldo Baglio ci spiega in “Chiedimi se sono felice“?

Ah no?

Allora vi rinfresco la memoria.

 

“Se mettete una pallina su un piano inclinato la pallina comincia a scendere, e per quanto impercettibile sia l’inclinazione, inizia correre e correre sempre più veloce. Fermarla, è impossibile”.

 

Ecco, questa teoria sembra descrivere perfettamente la situazione di quest’anno.

 

L’edizione 2024 è dedicata, tra gli altri, a Giulia Cecchettin vittima di femminicidio, e a Giacomo Gabbato morto nel tentativo di difendere una donna da un’aggressione.

Una dedica toccante.

La pallina.

 

L’invito a partecipare rivolto a Leonardo Caffo, imputato in un processo per maltrattamenti nei confronti dell’ex fidanzata, ha tracciato l’inclinazione del piano.

 

A nulla è servito rimuoverlo dalla lista dei partecipanti.

A nulla è servito scusarsi.

A nulla è servito rischedulare alcuni degli eventi che si terranno.

 

Le prese di distanza da parte di autori e case editrici sono fioccate senza sosta.

Molti hanno deciso di ritirarsi dalla fiera in segno di protesta, accusando gli organizzatori di superficialità e mancanza di rispetto verso la memoria delle vittime di violenza.

Legittimo.

 

 

Eppure, è importante ricordare che “Più libri più liberi” rappresenta una delle pochissime occasioni in cui le realtà editoriali piccole, medie e indipendenti hanno la possibilità di raggiungere un pubblico così ampio, di farsi conoscere e di dialogare con questo così enorme numero di lettori.

 

Per molti piccoli editori, questa fiera è un’opportunità unica per emergere, soprattutto in un panorama editoriale dominato dai grandi gruppi.

Investono tempo, risorse e aspettative per partecipare.

 

Questo è il caso anche di Napoli e della Campania, la cui presenza è garantita, con 21 espositori e autori coinvolti.

 

Definire oggi la fiera “il male assoluto” per una singola scelta organizzativa e arrivare a boicottare l’intera cinque giorni potrebbe avere ripercussioni negative proprio su quei soggetti che hanno più bisogno di supporto e visibilità.

 

Il rischio, inoltre, è dimenticare deliberatamente il contributo positivo che PLPL offre da anni: promuovere il pluralismo culturale, fornire una piattaforma per il dibattito e stimolare la curiosità intellettuale del pubblico.

In un contesto come quello italiano, in cui il numero di lettori è in costante diminuzione – meno della metà della popolazione legge almeno un libro all’anno – eventi come questi sono fondamentali per diffondere la cultura e incoraggiare la lettura.

 

L’appuntamento, quindi, resta confermato: dal 4 all’8 dicembre 2024, presso La Nuvola.