Labirinto oscuro di “Follia”.

Labirinto oscuro di “Follia”.

 

di Roberta Baiano

 

Il libro che vi presento oggi è un’opera intensa, disturbante e densa di spunti di riflessione: “Follia” di Patrick McGrath.

Un romanzo che si addentra nei meandri dell’ossessione e della passione distruttiva, ambientato in un Istituto Criminale di fine anni ’50. Le sue oltre 200 pagine si leggono d’un fiato, trascinando il lettore in un vortice psicologico da cui è impossibile distogliere lo sguardo.

 

A guidarci in questa discesa nei recessi della mente umana è Peter, psichiatra e narratore della storia, il cui coinvolgimento personale negli eventi rende il racconto ancora più avvolgente. 

I protagonisti sono Stella, Max ed Edgar: tre vite destinate a incrociarsi in un intreccio di desiderio, ossessione e autodistruzione.

 

Stella è una donna bellissima, il ritratto perfetto della casalinga ideale dell’epoca, ma dietro l’apparenza impeccabile si cela una profonda infelicità. 

 

Il suo matrimonio con Max, vicedirettore dell’Istituto, è una prigione dorata. 

Lui, uomo metodico e analitico, sembra incapace di comprendere realmente i bisogni della moglie, riducendo tutto a schemi psicologici e teorie.

 

E poi c’è Edgar. Internato in semilibertà per l’omicidio efferato della moglie, ha il permesso di lavorare come giardiniere nella costruzione di una serra. 

Artista dalla mente tormentata, manipolatore astuto, paranoico e incline a violente esplosioni d’ira. 

 

L’incontro tra Stella ed Edgar è una scintilla fatale: lei vede in lui l’evasione dalla sua esistenza soffocante, lui trova nella donna il perfetto strumento per mettere in atto il suo piano di fuga.

 

Stella viene risucchiata nella tela tessuta da Edgar. 

Con la scusa di supervisionare la serra, passa sempre più tempo con lui, fino a perdersi completamente in una relazione fatta di desiderio e pericolo. 

 

Quando Edgar evade, Stella non esita a seguirlo. 

Quella che inizialmente sembra una liberazione si trasforma presto in un incubo: tra sbronze, abbandono ai sensi e un’apparente libertà, emergono la gelosia morbosa e la violenza brutale di Edgar.

 

McGrath ci porta nel cuore della mente di Stella, facendoci percepire ogni sua angoscia, ogni sua contraddizione. 

Ci mostra il lento declino di una donna che si lascia trascinare da una passione totalizzante fino all’autodistruzione. 

L’incubo prende il sopravvento, la violenza si fa insostenibile e Stella riesce infine a fuggire, ma il prezzo da pagare è altissimo: il ritorno a Max, simbolo di una sicurezza ormai vuota, e la discesa inarrestabile nella depressione.

 

La fuga e la caduta sono scandite da una tensione crescente, fino all’epilogo tragico. 

Max perde il lavoro e la famiglia si trasferisce in una fattoria in Galles, dove Stella si spegne sempre di più, incapace di provare qualsiasi emozione. 

 

Sarà un evento drammatico, la morte accidentale del figlio Charles, a segnare il colpo di grazia. 

Stella assiste impassibile alla tragedia, come se ormai la sua stessa esistenza fosse diventata un riflesso sbiadito della realtà. 

Viene internata e posta sotto le cure di Peter, che nel frattempo si è innamorato di lei.

 

Follia” è un viaggio nei lati più oscuri della psiche umana, una storia che esplora il confine labile tra amore e ossessione, tra desiderio e distruzione. 

Un romanzo che avvolge il lettore in un abbraccio inquietante e seducente, trascinandolo sempre più giù, sempre più giù, fino a un punto di non ritorno.

 

Non potrete lasciarlo andare facilmente. E forse, una volta finito, vi troverete a riflettere su quanto alle volte possa essere sottile il confine tra passione e follia.