“L’urlo”: La poesia urbana di Peppe Lanzetta conquista Palazzo Ricca

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Un grido viscerale, feroce e poetico risuonerà tra le storiche mura di Palazzo Ricca, in Via dei Tribunali, giovedì 3 luglio alle 18:30. Va in scena L’urlo, lo spettacolo che vede protagonista Peppe Lanzetta, accompagnato dalle sonorità profonde e suggestive di Jennà Romano, musicista e frontman del gruppo Letti Sfatti.

Si tratta di una performance intensa, che mescola parole e musica, teatro e canzone, poesia e cronaca, per raccontare Napoli e l’anima urbana di chi la vive e la attraversa. L’urlo non è solo uno spettacolo, ma una vera e propria esperienza sensoriale ed emotiva. Una narrazione cruda, ironica, che scava nelle pieghe della città e dell’uomo contemporaneo, figlia di un tempo segnato da sospensioni e distanze forzate. Peppe Lanzetta – attore, scrittore, cantante – ritorna in scena con la forza di un interprete capace di fondere i linguaggi, di trasformare la parola in denuncia, la musica in conforto, il teatro in specchio della realtà. La sua collaborazione con Jennà Romano ha dato vita a una mistura potente di sonorità e testi che vibrano, colpiscono e commuovono. «Un progetto spietato nella sua ironia e crudo nella forma – recita la presentazione –: racconti in musica che si fondono e si confondono, sullo sfondo di una città pregna come Napoli». E sarà proprio Napoli, nelle sue mille contraddizioni e bellezze, a fare da sfondo e protagonista insieme agli artisti.

Dopo il successo dello spettacolo di Gea Martire, che ha aperto la stagione teatrale estiva della Fondazione Banco di Napoli, il direttore artistico Nicola Le Donne commenta con entusiasmo: «È un orgoglio ritrovare in scena Lanzetta, maestro della poesia e della scrittura». Un progetto culturale voluto fortemente anche dalla vicepresidente Rosaria Giampetraglia, in linea con la missione della Fondazione: rendere l’arte accessibile, diffondere la bellezza.

L’ingresso è gratuito, un’opportunità preziosa per chi desidera immergersi in una serata di teatro civile e potente, tra parole che sanno accarezzare e colpire, note che raccontano una Napoli viva, dolente e appassionata.