Elly Schlein rompe la monotonia dell’estate preelettorale, forse la più lunga e tormentata nella storia politica della Campania. In un’intervista ad Affaritaliani.it, la segretaria nazionale del Partito Democratico ha confermato che si sta lavorando per costruire coalizioni ampie e vincenti anche in Campania e Puglia, come già avvenuto in altre regioni. «Con testardaggine e spirito unitario, continuiamo a dialogare con tutte le forze politiche che vogliono opporsi alla destra», ha dichiarato Schlein, assicurando che “a breve” saranno ufficializzati i nomi dei candidati, dopo l’intesa già raggiunta nelle Marche.
L’espressione “a breve” resta volutamente vaga. Si tratterà di una settimana? Due? Quel che è certo è che entro la fine di luglio si attende l’annuncio ufficiale del candidato del cosiddetto campo largo o larghissimo, frutto dell’intesa tra PD, M5S e altre forze progressiste. Nel frattempo, da Roma si muovono le diplomazie. In prima linea ci sono Igor Taruffi (responsabile organizzazione PD) e Paola Taverna per il Movimento 5 Stelle. Saranno loro a tracciare le linee preliminari dell’accordo, prima dell’intervento diretto di Schlein e Giuseppe Conte per la definizione finale dell’intesa.
L’uscita di scena di Vincenzo De Luca sembra ormai scritta. Dopo i tentativi falliti di ottenere un terzo mandato, il rinvio delle elezioni e l’ipotesi mai realizzata delle primarie, le sue opzioni sono pressoché esaurite. Anche per questo, lo scenario è in rapida evoluzione, ma ancora molto fragile.
Il candidato più accreditato al momento è Roberto Fico, ex presidente della Camera. Ormai da mesi, Fico è in piena attività elettorale: partecipa a eventi, tiene incontri pubblici e privati, e costruisce consenso soprattutto a Napoli, dove gode di una base solida e storicamente attiva.
Il suo principale sponsor è Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, che preferirebbe vedere Fico in corsa piuttosto che doversi esporre personalmente in caso di stallo. Manfredi, infatti, sembra voler rimanere al timone della città, evitando l’ipotesi di una candidatura regionale che lo trascinerebbe in uno scontro potenzialmente lacerante.
Nonostante la sua visibilità crescente, Fico non gode di consenso unanime nel campo progressista. Il governatore uscente De Luca e suo figlio Piero sono apertamente contrari alla sua candidatura. Anche pezzi del Partito Democratico, Azione e alcuni esponenti “deluchiani” ormai integrati nella nuova coalizione, restano freddi o ostili.
Il ruolo del Movimento 5 Stelle è quindi decisivo. Conte sarà chiamato a sciogliere il nodo: confermare Fico o chiedergli un passo indietro in nome dell’unità? E se Fico dovesse accettare, è plausibile che chieda di influenzare direttamente la scelta del successore. C’è chi sussurra che il vero candidato non sia ancora uscito allo scoperto. Una riserva strategica, un nome “coperto”, come spesso avviene in queste fasi di mediazione politica. Ma una cosa è certa: “a breve” il mistero sarà svelato.

