Campania, il nodo Fico agita il centrosinistra: Schlein media tra Conte e De Luca

Il campo largo è ancora un cantiere aperto, e la Campania rischia di diventare la vera cartina di tornasole dell’alleanza tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.Elly Schlein è al lavoro per costruire una coalizione competitiva in vista delle elezioni regionali del 2025, ma si trova di fronte a una doppia resistenza: da una parte il pressing del M5S per candidare Roberto Fico, dall’altra il gelo del governatore uscente Vincenzo De Luca, poco incline a fare passi indietro o a cedere spazi.

La segretaria dem, dopo settimane di interlocuzioni sotterranee, ha rotto gli indugi: “A breve ci sarà un nome per la Campania. Ma prima si discute di programma, poi di candidati”, ha dichiarato, ribadendo la linea tenuta anche in altre regioni. Una strategia che ricalca quanto avvenuto nelle Marche, dove il confronto sul merito ha preceduto l’ufficializzazione del candidato.

Dietro le quinte, però, i giochi sono ancora tutti aperti. Il Movimento 5 Stelle spinge con forza su Roberto Fico, ex presidente della Camera e volto istituzionale spendibile in una sfida complessa come quella campana. Schlein sembra orientata a convergere su di lui, anche per rinsaldare il patto con Giuseppe Conte. Ma Vincenzo De Luca non ci sta. Il presidente uscente, pur non potendosi ricandidare direttamente, mantiene saldamente il controllo del partito sul territorio e guarda con sospetto alla candidatura di Fico, giudicata da lui “fuori dalla logica”. Nei giorni scorsi, un primo segnale distensivo è arrivato proprio da De Luca, che dopo un incontro riservato con Conte ha definito “corretta” la posizione del leader pentastellato: prima il programma, poi il nome. Un’apertura tattica, più che sostanziale, che lascia intendere come il governatore voglia ancora giocare un ruolo nella partita. Da ambienti vicini al Nazareno si apprende che un incontro diretto tra Schlein e De Luca è in agenda nei prossimi giorni.

Intanto, l’impasse campano si riflette su altre regioni. In Toscana, per esempio, la candidatura di Eugenio Giani – uscente e pronto a ricandidarsi – è ancora sospesa. Fonti PD spiegano che Schlein vuole chiudere prima la partita campana con i 5 Stelle, per poi sbloccare la situazione anche in Toscana, dove l’alleanza è più fragile. Anche qui il timore è che una mossa sbagliata possa compromettere gli equilibri di coalizione. La linea della segretaria dem è chiara: niente fughe in avanti, niente candidature imposte. “La posta in gioco è alta – ha detto Schlein – e abbiamo il dovere di costruire una proposta solida, credibile e soprattutto unitaria”.