Regionali Campania, De Luca non molla: pressing sul Pd e stilettate a Fico
La scena politica campana continua a ruotare intorno a Vincenzo De Luca. Il presidente uscente, a meno di due mesi dalle elezioni regionali del 23 e 24 novembre, non perde occasione per indirizzare frecciate velenose contro Roberto Fico, candidato del “campo largo” e volto scelto per guidare la coalizione progressista in Campania.
Ogni taglio del nastro, ogni intervista, ogni dichiarazione a margine di un evento diventa terreno utile per lanciare un messaggio chiaro: De Luca non intende farsi da parte senza avere garanzie. E l’obiettivo è uno solo: ottenere il massimo spazio possibile per i suoi fedelissimi non soltanto nelle liste civiche, ma soprattutto all’interno del Partito Democratico. Il governatore, soprannominato “lo sceriffo”, sa che la partita decisiva non si gioca solo sulla scelta del candidato presidente, ma anche sulla composizione del futuro Consiglio regionale. Piazzare uomini di fiducia significa mantenere un peso politico tale da poter condizionare le scelte della nuova giunta, qualunque sia l’esito delle urne.
Lo stesso De Luca alimenta l’incertezza su una sua personale candidatura: «Se mi candido al Consiglio regionale? Non vi voglio togliere la sorpresa. Sono qui come cittadino campano a difendere Napoli per quello che abbiamo fatto». Un’affermazione che lascia aperti tutti gli scenari, mentre alza la posta in gioco. Dall’altra parte, Roberto Fico mantiene il silenzio. Nessuna replica alle frecciate del presidente uscente, nessun segnale di controffensiva politica. Una scelta precisa, voluta da Giuseppe Conte, che avrebbe imposto ai Cinque Stelle la linea del “non rispondere”, per evitare di trasformare la campagna in un corpo a corpo che avvantaggerebbe solo De Luca.
Il governatore, intanto, rimarca con orgoglio i numeri delle passate elezioni: «Ricordo i dati con i quali sono stato eletto io: candidato del Movimento 5 Stelle 9%, De Luca 70%». E, con il consueto sarcasmo, aggiunge: «Non me ne vado in ferie. Farò politica come la intendo io, non le palle, ma le opere».
Il quadro politico è ancora in fase di definizione. Nel fine settimana il Movimento 5 Stelle terrà una convention a Napoli, utile a compattare le fila e lanciare la candidatura di Fico. Dalla prossima settimana, invece, dovrebbe arrivare la mossa del centrodestra, pronto a puntare su Michele Di Bari, attuale prefetto di Napoli. Se confermata, la sfida a tre obbligherà il centrosinistra a reggere l’urto su due fronti: quello esterno, con gli avversari politici, e quello interno, con De Luca deciso a condizionare la campagna elettorale e la prossima consiliatura. Senza un accordo sulle liste, lo “sceriffo” minaccia di non muovere un dito in favore di Fico.