Napoli e la Campania in piazza con la Cgil: cortei e presidi contro i blocchi della Flotilla e a sostegno della Palestina
Oggi la Cgil è scesa in piazza in Campania con una serie di manifestazioni che hanno coinvolto tutti i capoluoghi di provincia. La mobilitazione, indetta dal sindacato per protestare contro gli arresti e il blocco delle navi della Global Sumud Flotilla da parte delle forze armate israeliane, ha visto sfilare migliaia di persone per ribadire solidarietà al popolo palestinese.
A Napoli il corteo si è formato questa mattina a piazza Mancini per poi muoversi verso il cuore della città, piazza del Plebiscito. Dietro gli striscioni della Cgil, lavoratori, studenti e semplici cittadini hanno marciato chiedendo la fine delle violenze e il riconoscimento dello Stato di Palestina. “La nostra è una mobilitazione di sostegno e solidarietà alla Flotilla, contro il genocidio che sta colpendo il popolo palestinese. Il mondo del lavoro non gira la faccia”, ha ribadito Nicola Ricci, segretario generale Cgil Napoli e Campania, durante il comizio conclusivo.
Non solo Napoli. Oggi la protesta ha attraversato anche gli altri capoluoghi della regione:
Avellino: corteo partito da via de Conciliis fino a piazza Libertà.
Salerno: presidio in piazza Amendola davanti alla Prefettura.
Caserta: manifestanti riuniti dalle 9 nel piazzale della stazione.
Benevento: corteo da piazza Colonna a piazza Matteotti.
Anche in queste città la partecipazione è stata significativa, con sindacati, associazioni e realtà della società civile in prima fila.
La Cgil ha voluto dare voce al mondo del lavoro su una questione che, come sottolineato dallo stesso Ricci, è ormai diventata “uno dei temi più scottanti del dibattito nazionale e internazionale”. Durissime le critiche al governo: “Non fa quello che dovrebbe – ha dichiarato Ricci –. Dovrebbe condannare le azioni di Israele, riconoscere lo Stato palestinese e favorire l’apertura dei corridoi umanitari. Oggi invece assistiamo a una popolazione martoriata, con centinaia di migliaia di vittime, tra cui tantissimi bambini”.
Un messaggio chiaro anche a chi, come il vicepremier Salvini, aveva già ventilato l’ipotesi di precettazioni: “Tutti possono scioperare, nel pubblico come nel privato. Questo sciopero è proclamato nel pieno rispetto della Costituzione e delle leggi”. Quella di oggi è stata dunque una giornata di mobilitazione diffusa, che ha messo in connessione i temi internazionali con le piazze della Campania. Una mobilitazione che la Cgil definisce “necessaria” per non rimanere indifferenti di fronte a quanto accade in Medio Oriente.