Napoli, sessanta docenti solidali con le occupazioni studentesche per Gaza: “L’indifferenza oggi è colpevolezza”
Un gruppo di sessanta docenti delle scuole superiori di Napoli ha firmato un documento di solidarietà con gli studenti che, in questi giorni, stanno occupando diversi istituti scolastici per manifestare contro la guerra a Gaza. L’appello, aperto ad ulteriori adesioni attraverso l’indirizzo scuolacampaniapalestina@gmail.com
, invita il mondo della scuola a non restare indifferente di fronte a quella che viene definita una tragedia umanitaria senza precedenti.
«Abbiamo avuto lo studente accanto in occasione degli ultimi due scioperi, e abbiamo salutato con sollievo e speranza le occupazioni di diversi istituti, in nome di quel blocchiamo tutto che abbiamo gridato nelle piazze, per Gaza e per la nostra umanità». Le scuole attualmente occupate nel capoluogo campano sono il liceo classico Genovesi, il Vittorio Emanuele, il Fonseca, l’Itc Diaz, il Vico e l’Istituto comprensivo Casanova. I docenti denunciano, nel testo, i tentativi di alcuni dirigenti scolastici di impedire le proteste: «Abbiamo notato con preoccupazione – ma senza sorpresa – diverse iniziative messe in atto per bloccare sul nascere le occupazioni. Si è distinto, in particolare, il Genovesi, con una circolare che elencava una serie infinita di possibili reati connessi all’occupazione, con chiari intenti minatori, e con un appello del collegio docenti alla “comunità educante” che invita sostanzialmente a disoccupare in nome di un concetto piuttosto fragile di democrazia».
Contro questa impostazione, gli insegnanti rivendicano il valore della protesta studentesca come forma di partecipazione civile e politica:
«Ribadiamo la nostra piena solidarietà e il nostro sostegno agli studenti che hanno deciso di attuare forme più radicali di protesta, occupando la propria scuola». Nel finale del documento, i firmatari affermano che non sostenere le mobilitazioni equivarrebbe a chiudere gli occhi di fronte a una tragedia riconosciuta anche da autorevoli istituzioni internazionali:
«Non sostenere l’attuale protesta, nelle forme che si è data, in questo tragico momento, equivale a un atteggiamento di sostanziale indifferenza verso quello che anche l’IAGS ha definito un genocidio. L’indifferenza oggi è colpevolezza». L’iniziativa dei docenti si inserisce in un più ampio movimento di solidarietà con la popolazione di Gaza che, nelle ultime settimane, sta attraversando scuole e università in diverse città italiane, con manifestazioni, assemblee e occupazioni in segno di protesta contro i bombardamenti e per chiedere un cessate il fuoco immediato.