Scontro politico sul Garante della Privacy: opposizioni chiedono l’azzeramento, Meloni ribatte “Lo avete nominato voi”
Si infiamma lo scontro politico attorno al Garante per la Protezione dei Dati Personali, dopo le inchieste di Report che hanno portato alla luce presunti conflitti di interesse e una gestione poco trasparente dell’Autorità. Le opposizioni – Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra – chiedono un “azzeramento immediato” del collegio, ma dal governo arriva una replica durissima.
Meloni: “Collegio nominato dal governo giallorosso, accuse ridicole”
Interpellata mentre raggiungeva l’aereo per Bari, dove ha partecipato a un comizio elettorale del centrodestra, la premier Giorgia Meloni ha respinto ogni accusa di pressione sull’Autorità: “Questo Garante è stato eletto durante il governo giallorosso, in quota Pd e Cinque Stelle. Dire che sia pressato dal governo di centrodestra mi sembra ridicolo.” Meloni ha precisato che “l’azzeramento del collegio non è di competenza del governo”, sottolineando che “spetta a loro decidere”. E aggiunge, con tono polemico: “Se Cinque Stelle e Pd non si fidano di chi hanno messo alla guida dell’Autorità, non se la prendano con me. Forse potevano scegliere meglio.”Sull’ipotesi di rivedere la legge che disciplina la composizione delle Authority, la premier apre uno spiraglio: “Possiamo discutere di una nuova legge, ma quella attuale non l’ho certo fatta io.” In serata, il responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, rincara la dose con una nota ironica: “La coerenza di Fratelli d’Italia resta la stessa: favorevoli, con grande slancio, allo scioglimento di qualsiasi ente nominato dalla sinistra.”
Le opposizioni: “Serve una ripartenza per restituire fiducia ai cittadini”
Dall’altra parte, il fronte delle opposizioni è compatto nel chiedere un reset. La segretaria del Pd Elly Schlein parla di “un quadro grave e desolante”: “Le inchieste di Report hanno rivelato un sistema opaco, caratterizzato da conflitti di interesse e da una forte permeabilità alla politica. Senza un azzeramento sarà impossibile ricostruire la fiducia dei cittadini.” A condividere la richiesta è anche Angelo Bonelli di Europa Verde, mentre i parlamentari del M5S in commissione di Vigilanza Rai hanno sollecitato un passo indietro del collegio. In Aula, Giuseppe Conte ha ribadito la linea del Movimento: “Chiediamo l’azzeramento del Garante che ha perso credibilità e autorevolezza. Meloni dice di non avere competenza? Quanta ipocrisia. C’era competenza quando si scambiava messaggi con Ghiglia.”