Un'indiscutibile evoluzione
Negli ultimi anni la società italiana ha vissuto un'indiscutibile evoluzione. In particolare pare che, giorno dopo giorno, i nostri concittadini stiano prendendo finalmente coscienza del fatto che giudicare o, più propriamente, discriminare qualcuno in base all'orientamento sessuale sia deprecabile e sintomo di ignoranza tanto quanto farlo in base alla razza, al sesso o alla religione e che due persone dello stesso sesso abbiano il medesimo diritto di una coppia eterosessuale di formare una famiglia, vocabolo che, si badi, uso di proposito.
Come era tristemente facile prevedere, però, ogni passo fatto in questa direzione dalla coscienza collettiva del Paese è stato fieramente osteggiato da chi si è fatto e si fa tutt'oggi promotore della difesa della cosiddetta “famiglia tradizionale” e “naturale” (da notare l'uso delle virgolette). Costoro, autoproclamatisi detentori dell'unica e sola Verità, sono convinti che l'unico nucleo sociale che possa esser definito famiglia sia quello composto da un uomo, una donna e la loro progenie e inoltre che questa sia la sola naturale inclinazione umana, ragion per cui ogni deviazione da questo disegno sia da considerarsi vergognosa e condannabile. Ora, pressoché infinite sarebbero le obiezioni che potrebbero esser mosse contro una visione tanto limitata e anacronistica della famiglia e della natura umana di per se, ma mi limiterò a sottolineare quelle che a mio avviso sono le più significative e che, ragionevolmente, dovrebbero indurre i sostenitori della “famiglia tradizionale” a farsi un esame di coscienza e magari rivedere le proprie convinzioni. Anzi tutto, cosa si intende esattamente per “naturale”? Suona quasi come un ossimoro affiancare tale aggettivo alla parola “famiglia”, considerando che quest'ultima non è di certo un’istituzione naturale, bensì culturale, sociale ed economica. Se poi per “naturale” si intende “ciò che esiste” si apre uno scenario ancor più vasto: esistono infatti molteplici modelli di famiglia, non certo da oggi, e non si capisce perchè uno di questi dovrebbe esser considerato migliore o preferibile agli altri. Inoltre, non c'è cosa più naturale di una coppia omosessuale, in quanto i suoi componenti non fanno altro che assecondare la propria naturale inclinazione che li porta a provare attrazione per persone dello stesso sesso, perchè, e questo è bene sottolinearlo, l'orientamento sessuale non si sceglie. Sarebbe di certo “contro natura”, invece, reprimere se stessi per omologarsi a quella che qualcun altro ci impone essere la sola ed unica strada da percorrere, non si sa bene a che titolo. In conclusione, le battaglie portare avanti negli anni addietro hanno avuto il semplice quanto radicale obiettivo non di minare le basi della “famiglia tradizionale”, bensì di promuovere l'idea che non esista un orientamento sessuale giusto ne una definizione preconfezionata di famiglia; cercando così non di annullare le innegabili differenze che distinguono ognuno di noi, ma di educare ed educarci al rispetto e alla comprensione del prossimo indipendentemente da tali differenze.