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L'angolo del libro: C’è chi si lamenta della pioggia di Domenico Carrara

Scritto da Serena Venditto Il . Inserito in Letteratura

cè chi si lamenta della pioggia

“Questi pensieri in fila sono pioggia. La pioggia delle informazioni quando ci piomba addosso, intercettandoci comunque in qualche modo. La pioggia nella quale ci trasformiamo raccontandoci. Sottiltemporale. Tempo sottile, tempo irreale. A guardare chi non ci guarda. A prendere una storia, raccontarla male. Ci sai rimanere? Qui dentro, più dentro. Ad aprire le gambe dell'acqua che cade, affogare”.

Una domanda semplice, ma solo dal punto di vista grammaticale, ronza nella mente del narratore di C’è chi si lamenta della pioggia: «Qual è il tuo rapporto con il presente?»

Il presente del lavoro, della politica, delle aspirazioni personali e professionali e del luogo in cui queste si confondo, dei sentimenti, della famiglia. Il presente e noi. Una domanda posta in maniera trasversale e diretta a commercianti, sacerdoti, studenti, laureati giovani e non più tanto giovani che restituisce una fotografia netta di una generazione in bilico fra sogni e delusioni, fra speranze e fallimenti. Seguito dalla cagnetta Agata, delicato nume tutelare dell’inchiesta, Domenico si è mosso nel cuore del centro storico di Napoli così come nella provincia a raccogliere testimonianze vivide e schiette sul presente, ma soprattutto sul futuro.
Domenico Carrara, classe 1987, ci regala un libro difficile da classificare, fra il saggio e il romanzo, un reportage poetico vero e intenso. Da leggere e rileggere, quando il futuro sarà presente.

 

Domenico Carrara
C’è chi si lamenta della pioggia
Homo Scrivens, collana Scout, 216 pagine, 11,90 euro

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