Bagnoli: il Sindaco De Magistris ricorre contro la nomina di Nastasi
Lo aveva annunciato da subito, lo aveva ribadito anche nelle dichiarazioni rilasciate a margine del Consiglio comunale di giovedì 19 novembre e, infine, lo ha fatto davvero, giusto in tempo: lunedì 23, giorno della scadenza dei termini per ricorrere avverso il commissariamento dell'area ex Italsider di Bagnoli, il sindaco Luigi De Magistris ha depositato il proprio ricorso, al Tar della Campania. Obiettivo: ottenere l'annullamento della legge o una sospensiva della nomina del Commissario, al fine di bloccare qualunque ingerenza “governativa” sulla zona Nord-Ovest della città.
In effetti, al sindaco non era mai andato giù l'intervento del governo: “Intervenire su Bagnoli è cosa che rientra nella giurisdizione del Comune di Napoli perché attiene alla materia urbanistica”, ha sempre sottolineato de Magistris. Non è stato sufficiente, a far cambiare idea al sindaco, che dal governo si provasse a raggiungere un compromesso, attraverso la creazione della Cabina di regia – prevista dal decreto legge varato dopo lo 'Sblocca-Bagnoli' – che attribuisce al Comune uno spazio all'interno della cabina stessa (insieme al governo e alla Regione) e la facoltà di avanzare proposte che il Soggetto Attuatore (individuato in Invitalia, società in house del governo) dovrà necessariamente recepire e analizzare.
A prescindere dalla Cabina di regia - vissuta dal Sindaco come una sorta di contentino volto a mettere a tacere le sue rimostranze - Luigi de Magistris ritiene, infatti, che sia in atto un'operazione incostituzionale che definisce come “un'usurpazione della sovranità popolare, un golpe istituzionale”.
I primi passi per risolvere la situazione Bagnoli
Poco conta, per il sindaco, che la road map del Commissario Nastasi inizia finalmente a delinearsi: il Commissario ha, infatti, fissato il primo incontro della Cabina di regia (presieduta dal sottosegretario Claudio De Vincenti, cui prenderanno parte il governatore Vincenzo De Luca, il Ministero dell'Ambiente, quello delle Infrastrutture e, almeno in teoria, anche il sindaco De Magistris) al 1 dicembre e, durante la riunione, si inizierà a parlare di come investire i 50 milioni stanziati dal governo per la bonifica di Bagnoli. Sulla cifra in questione, il premier, in un recente incontro a Palazzo Chigi, si era accordato con lo stesso governatore De Luca, entrambi consapevoli che Nastasi potrà contare anche su altri fondi già stanziati dal governo, per un totale di 200 milioni. Insomma, qualcosa sembrava muoversi.
Con o contro il Sindaco de Magistris
Oggi, invece, toccherà capire cosa ne sarà del ricorso avanzato dal Sindaco, all'interno del quale si legge: “Troppe anomalie in tale norma, derogatoria e speciale rispetto all'impianto generale che caratterizza la novella avente ad oggetto la bonifica ambientale, prevedendo procedure semplificate ed emergenziali per la bonifica delle aree di rilevante interesse nazionale”.
L'Avvocatura del Comune ha richiesto che il Tar blocchi la legge anche solo parzialmente, così che si possa ugualmente dare il via alla bonifica. Tuttavia, critiche - e appelli a tirarsi indietro - arrivano al Sindaco da più parti, (persino da chi – come, ad esempio, alcuni esponenti del mondo produttivo – sarebbe in realtà d'accordo sulla dubbia legittimità dell'intervento governativo) e questo perché, se ad alcuni può sembrar grave l'invadenza del premier, ancora più preoccupante risulta l'idea che la zona di Bagnoli resti nelle attuali condizioni, senza che si possa muovere un dito.