"La gente di Napoli" in mostra al PAN
Ieri, un uomo dall’accento bolognese, l’animo sensibile ed una voce divina esclamava(e forse esclama anche ora): “Napoli sembra una città, ma è una nazione.
Io non posso fare a meno, almeno due o tre volte al giorno, di sognare di essere a Napoli. Sono dodici anni che studio tre ore alla settimana il napoletano: se ci fosse una puntura da fare intramuscolo, con dentro il napoletano, tutto il napoletano, che costasse 200.000 € io me la farei, per poter parlare e ragionare come ragionano loro da millenni…”. Lucio Dalla: la dimostrazione empirica che essere napoletani non vuol dire nascere alle pendici del Vesuvio, ma qualcosa di più. Al PAN, una mostra lo testimonia.
In questi giorni, fino al 18 Aprile, presso la struttura museale di via dei Mille, è in mostra la seconda edizione di “La gente di Napoli”. L’esposizione, curata da Vincenzo De Simone, è formata da foto e video, che ritraggono i volti noti della città partenopea. Chi, in sostanza, lavora e si prodiga affinché il capoluogo campano si affermi come capitale mondiale. Che sia nato alle pendici del Vesuvio, oppure no.
Il progetto prende spunto da un format americano, sviluppatosi tra le strade della Grande Mela. In particolare, secondo l’ideatore Brandon Stanton, attraverso la mostra s’intende esporre al pubblico le ragioni di una città e di chi la ama. Perché si resta, perché ci si vuole trasferire, perché se ne sente la mancanza.
In tantissimi hanno risposto presente all’invito di De Simone. Tra questi, uomini della politica (come il Sindaco Luigi De Magistris ed il Governatore Vincenzo De Luca) ed artisti (ad es. Peppe Barra, Erri De Luca, Edoardo Bennato, Elio e le storie tese, Gigi Finizio e Giovanni Block).
Più in particolare, l’evento culturale si articola attraverso tre percorsi artistici. In primo luogo, l’esposizione di immagini (fotografiche ed audiovisive) raccolte in giro per Napoli, che catturano pensieri e modi d’essere della città.
Inoltre, la manifestazione da’ spazio al progetto “nati con la camicia”, che è raccontato con apposite interviste. Infine, sono esposte le immagini vincitrici del contest “MonumenTIAMO Napoli”, scelte dalla giuria di Silvio Russino.
Nella consapevolezza che la cultura è un bene comune, l’ingresso della mostra è gratuito, con apertura dalle ore 9.30 alle ore 19.30 (la domenica fino alle 14.30).
Non resta che immergerci in queste testimonianze visive, che documentano la grandezza della nostra città. Città, quest’ultima, che appartiene a tutte le persone che la amano. Anche se dall’accento diverso. Napoli, più che una lingua, è un cuore. Buona visita.