Il Collana, un'occasione da non perdere
Lo Stadio Collana soffre, in agonia, stretto nella morsa di una dialettica politico-istituzionale, dove sembra che il miglioramento strutturale e gestionale tardi o addirittura non avvenga.
Dal 14 agosto, giorno della chiusura, è cambiato poco o nulla nell'impianto sportivo Vomerese. La querelle Regione e Comune, che rende la situazione del Collana sempre più intricata, è lontanissima dalla sua realizzazione pacifica. Il bando di gara istituito dalla Regione a suo tempo, per la gestione dello stadio è stato vinto da nove società sportive racchiuse in una ATI, che da anni lavorano all'interno del Collana.
In loro rappresentanza abbiamo incontrato Sandro Cuomo, oro olimpico ad Atlanta 1996, nella spada ed oggi il presidente dell’ATI vincitrice del Bando regionale.
Partiamo dall’inizio. Cosa e come il bando regionale dice riguardo le attività da poter organizzare nel plesso del Collana?
“Le associazioni vincitrici, riunite in A.T.I., devono occuparsi dello stadio per i prossimi 16 anni e in questo arco temporale avranno accesso al Credito Sportivo (la banca del Coni) per mettere in sicurezza la struttura. Questa è un’importantissima occasione, in quanto il Coni, prima, dovendo le ASD richiedere l’affidamento della struttura del Collana ogni anno, agli organi preposti, non ne permetteva l’accesso, proprio a causa della ristrettezza temporale.”
Il sistema gestionale del Collana dimostra di essere burn out, cosa bisogna fare per ottimizzare la situazione?
“Non da oggi, tutto è caotico intorno al Collana. Sono 40 anni di fallimenti, oggi l’impianto è minimi termini e vi è l’urgenza di ammodernare lo stadio. Il mondo associativo del Collana, no profit tra l’altro, ha accettato con grande entusiasmo la sfida, riguardo la possibilità di migliorare il modo di fare sport a Napoli, rendendolo simile a quelle strutture ammirante in altri contesti nazionali e non.”
Riguardo le voci di un’incompletezza di documentazione presentata nel faldone progettuale, inerente l’assenza dello studio di fattibilità, da allegare al bando, come dichiarato in questi ultimi giorni, sui vari organi d’informazione, dall’assessore allo Sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello, cosa a da chiarire?
“Questo documento, insieme a tutti gli atti richiesti siano stati presentati nei giusti tempi alla regione Campania, che, a norma di legge, è proprietaria del complesso, Inoltre, confermo che tutte le regole e normative presenti nel bando affidatario siano state rispettate. Il comune, poche settimane fa, nonostante ci fosse decine di buche negli spazi della pista di atletica e nel campo di calcio, aveva dichiarato “agibile” il plesso, dopo aver provveduto alla semplice tosatura e rizollatura, parziale, del terreno da gioco. Questo è, comunque, rischioso per gli atleti durante la fase di preparazione. Come si fa a dare l’agibilità, in questa situazione?”
Riguardo, invece, la millantata possibilità che le ATI realizzino uno pseudo centro commerciale o un supermercato nel complesso di piazza Quattro Giornate?
“E’ una notizia assolutamente falsa, in quanto né per mission né per progettualità le ASD partecipanti avrebbero la minima intenzione di realizzare una commercializzazione del complesso. Il Bar ed il centro medico, presenti nella struttura, sono stati realizzati, nell’ottica di rivalutare e migliorare il servizio al pubblico di strutture già esistenti nel complesso, mantenendo i precedenti prezzi, addirittura garantendo il diritto a fare sport, gratuitamente, alle classi svantaggiati ed ai portatori di handicap. Inoltre, in questi anni abbiamo fatto manutenzione straordinaria, pur di non nostra competenza. Il nostro progetto mira ad aumentare la qualità di fare sport, in maniera esponenziale, a Napoli, sfruttando al meglio la possibilità offerta del Bando regionale che sancisce, nella pratica, il termine dell’intermediarità precedente, tra la Regione e le Associazioni, da parte del Comune di Napoli; infatti, il precedente iter locativo prevedeva che la Regione Campania desse l’immobile in comodato d’uso gratuito la struttura al Comune che la fittava, successivamente, alle ASD.”
Cosa crede che accadrà alla prossima conferenza dei servizi? Sarà un momento decisivo e importante per dirimere questa situazione?
“C’è, sicuramente, grande attesa tra gli attori della vicenda. Infatti, ricordo come la Regione Campania si sia già espressa in merito, dichiarando la non titolarità del Comune sul Collana, lo scorso agosto ed occupante senza titolo, essendo scaduta la convenzione (il 30 giugno 2016 n.d.r.), ed entrando in vigore noi, quali nuovi affidatari, vincitori del Bando.”
Cuomo, in conclusione, lungi dal voler esser chiamato in causa nella dialettica politica tra le istituzioni, si augura, semplicemente, che “la situazione si risolva presto, in modo da poter realizzare a pieno la proposta progettuale, che tra l’altro prevede un ampliamento delle attività, in quanto oggi abbiamo la possibilità di migliorare le cose con piano di fattibilità ed economico e la possibilità di accedere credito sportivo, grazie al fido di 16 anni di concessione. Questa rivoluzione regionale è positiva, in Italia si fa da anni.”
Le affermazioni del campione olimpico vanno a braccetto con quelle, a pochi giorni dalle continue escalation delle baby gang sul territorio napoletano, dell’ex procuratore di Napoli, Giovandomenico Lepore, riguardo lo sport come via salvifica di questo fenomeno, si iscrivono come apodittiche.
Che il Collana riapra presto, se lo augurano tutti i gli sportivi e non, napoletani e campani.
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