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Gegh il topo e la fortuna del Sol Levante (parte1)

Scritto da Alessandra Mugnolo Il . Inserito in Succede a Napoli

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Questa breve storia a puntate è dedicata ai bambini del reparto di Oncologia Pediatrica della Seconda Università degli Studi di Napoli al fine di divertirli e rasserenarli durante la guarigione. Il testo è copia personale dell’autrice e dei responsabili del SISM della Seconda Università degli Studi di Napoli e non è riproducibile.

 

Era quasi mezzoggiorno quando in via Sottobosco degli Ubalda arrivò la notizia della Fortuna di Sol Levante.

Fu il più giovane dei Ferrentino, figlio di quel Ferrentino corriere, che aveva a sua volta il padre corriere, ad informare la cittadinanza di Sottobosco che a Levante una lauta ricompensa spettava a chi sarebbe partito per cercarla.

Passato lo sgomento iniziale tutti provarono a sopravanzare su tutti, nella folla, per sapere dove si trovasse esattamente la Fortuna, a quanto ammontasse e quanti giorni disponessero per appropriarsene, visto che a breve sarebbe arrivata l’Estate, essendo già Primavera inoltrata, e d’Estate in via Sottobosco degli Ubalda si andava a mare.

Pensate, in via Sottobosco degli Ubalda, un anno rimasero senza sindaco quando le votazioni furono messe il 15 Agosto perché nessuno si presentò alle urne tranne Gegh Il Topo, ma senza schede, senza urne, senza il Presidente di Seggio e senza votanti non si raggiunse il quorum.

Gegh il Topo e Molly Lolly erano al Gatto&Caffè quando fu sbattuta loro sul tavolino una delle copie in distribuzione de “Il Ferrentino” che li portò a conoscenza della famigerata Fortuna di Sol Levante; fu proprio Molly, la gatta più nera e vanitosa di Sottobosco, a convincere Gegh a partire insieme ai “Mille degli Ubalda” per la maratona alla ricerca della Fortuna di Sol Levante.

— E’ semplice Gegh, leggi qui — disse dopo aver inforcato i suoi grossi occhiali a forma di cuore— Bisogna muoversi verso EST partendo di notte dalla parte più ad OVEST di Sottobosco e camminare senza fermarsi mai fin quando la notte non diventerà giorno!

— Che bello Molly! Prenderemo la Fortuna di Sol Levante e diventeremo ricchi senza mai più dover faticare per racimolare qualcosina. Appena torno a casa lo comunico ai miei genitori! Già li immagino felicissimi sulla porta di casa quando mi accoglieranno con la Fortuna di Sol Levante tra le mani— concluse sprizzante di gioia Gegh.

Ma le fantasie di Gegh furono presto stroncate dal malumore che generò in Papà e Mamma Il Topo la notizia della “Maratona dei Mille degli Ubalda”. Mamma e Papà Il Topo fecero di tutto per frenare l’entusiasmo di Gegh; prima provarono a convincerlo che la Fortuna di Sol Levante era un’invenzione, una trovata mediatica, poi gli vietarono categoricamente la partenza, infine cercarono di far leva sulla profonda gelosia che verteva tra lui, Gegh, ed il suo rivale Person Black. Gli dissero che Person avrebbe fatto di tutto in sua assenza per prendere posto nel circolo degli intellettuali di Sottobosco, visto che erano anni che cercava di fargli le scarpe e che come prima cosa ne avrebbe approfittato per appropriarsi dello Scettro degli Accento che gli abitanti di Sottobosco avevano assegnato a Gegh all’unanimità nella votazione del 6 Ottobre.

Gegh passò così lunghe notti insonni tormentandosi fin quando non decise di rivolgersi alla dottoressa Verdena Rubben specialista in Malattie dell’Apparato Decisionale la quale gli prescrisse altre quattro notti insonni: era il suo il male incurabile di chi non sa cosa fare. […]

 

Gegh il topo e la fortuna di Sol Levante (Parte 3)

Gegh il topo e la fortuna di Sol Levante (Parte 2)