Gegh il topo e la fortuna di Sol Levante (Parte 2)
[…] Per facilitare l’insonnia la dottoressa Rubben gli segnò in terapia “Mosca Citrullina”, una specie rarissima di mosca attratta dai campi gravitazionali generati dalle orecchie di chi prova a riposare.
Ed infatti con il ronzio perenne di Mosca Citrullina, Gegh non chiuse occhio né di giorno né di notte e al termine del trattamento decise che sarebbe partito anche solo per avere un buon motivo per riposare, finalmente: ricaricare le energie prima della partenza per la “Maratona degli Ubaldi”.
La cura della dottoressa Verdena Rubben aveva praticamente avuto il suo effetto.
Quando Gegh si presentò all’appuntamento con i Mille degli Ubalda però non trovò nessuno: non c’erano i Mille e non c’era nemmeno la sua amica Molly Lolly.
(Volete sapere voi altri perché nessuno si presentò? Perché ventiquattro ore prima della data stabilita in via Sottobosco degli Ubalda fu messa a votazione la carica di Presidente del Bottone e quelli che avrebbero dovuto essere i “Mille degli Ubalda” corsero a firmare la loro candidatura credendo che la storia della Fortuna di Sol Levante fosse solo un escamotages trovato dai “Poteri Alti”, la fazione politica più forte di Sottobosco per appropriarsi della suddetta carica. Infatti se la maggior parte dei sottoboschiani fosse partita per la “Maratona degli Ubalda” in città sarebbero rimasti solo i Poteri Alti che avrebbero eletto loro il Presidente del Bottone)
E fu così che Gegh di notte, dalla parte più ad OVEST di Sottobosco, con la bussola nel taschino ed il cuore trepidante di paura ed altre emozioni, partì solo, alla ricerca della Fortuna di Sol Levante.
Aveva già percorso qualche miglio quando si imbattè nella Capitale di “Sottosopra”.
A Sottosopra Gegh vide sulla propria testa pendere: zucchini, pomodorini, finocchi, fusti di carotine, foglie di ravanelli, che Gegh riuscì quasi a toccare con le dita e fu costretto a saltellare di nuvola in nuvola per poter proseguire il suo cammino perché a Sottosopra c’era il rischio di cadere nel Mondo dei “Non lo So” se malauguratamente si inciampava in un angolo di cielo.
— E’ una bella sensazione affondare gli scarponi nelle nuvole! Sono morbide come batuffoli di cotone, appiccicose come zucchero filato e fresche come neve!
Stava quasi per assaggiarne una quando la sua felicità fu interrotta dall’incontro con un mendicante che gli si avvicinò per chiedergli cosa ci facesse un abitante di Sottobosco nella capitale dei Sottosopra. Andreas era il suo nome ed era un essere fatto di niente— Non è strano essere qui a Sottosopra ed incontrare un uomo fatto di niente! — pensò Gegh.
Andreas era fatto di niente o almeno pareva fatto niente perchè sotto i drappeggi delle sue vesti non si vedeva niente: né viso né capelli, né lembi di pelle o peli di pelliccia.
— Cosicché tu cerchi la Fortuna di Sol Levante… Beh io oggi sfiderò Victor Il Massiccio in una prova di forza sai? — esordì Andreas dopo essersi presentato— Chi fra noi due per primo romperà un pezzo di roccia vincerà.
— Victor Il Massiccio? Ma come farai? Victor Il Massiccio è il più forte del mondo, ha la testa che gli affonda trai muscoli, le sue braccia sono state capaci di sollevare montagne, di trainare autocarri, aerei e sulle sue spalle sono stati trasportati tronchi di querce secolari- rispose Gegh Il Topo.
-Vieni con me e ti dimostrerò — silenziò Andreas.
Gegh accettò l’invito e seguì Andreas in Plaza della Discordia […]