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Sulla necessità di confronto a Napoli, per Napoli e nel PD: intervista ad Antonio Bassolino

Scritto da Angela Pascale Il . Inserito in Il Palazzo

bassolino sudd

Oggi, come raccontato dalla nostra testata, inizia la Festa della Fondazione SUDD, che si terrà da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre presso il Circolo ILVA di Bagnoli (via Coroglio 49, Napoli), luogo chiaramente simbolico per la storia della sinistra e della città. Ritenevamo importante, per raccontare Qualcosa di Napoli, porre qualche domanda al Presidente della Fondazione SUDD, Antonio Bassolino, già due volte sindaco di Napoli, Presidente della Regione Campania e Ministro del Lavoro. 

Presidente Bassolino, perché è stata organizzata la festa della Fondazione SUDD?

Per avere un momento importante di confronto politico. Avremo quattro giornate intense di dibattito dentro il centrosinistra, ma anche con esponenti del centrodestra, come Mara Carfagna, e poi avremo il sindaco di Napoli. La festa sarà impegnativa, va da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre. Cominciamo giovedì con i temi sociali, che sono quelli più sentiti dalle persone e che attengono alla loro vita quotidiana, e subito dopo presentiamo il libro di Matteo Richetti, una delle persone più vicine a Matteo Renzi fin dall’inizio, che ha scritto della politica come passione. 

Venerdì avremo altri due momenti impegnativi, uno sull’Europa dopo Brexit e sulle elezioni americane, mettendo a confronto il Sottosegretario Enzo Amendola, Lucia Annunziata, che conosce bene tutte le dinamiche americane, e Biagio De Giovanni, che negli ultimi mesi ha scritto cose bellissime in termini di analisi politica europea e generale. Venerdì sera continueremo mettendo a confronto il capogruppo del PD al Senato, Luigi Zanda, con il capogruppo di Sinistra italiana alla Camera, Arturo Scotto, sui temi del referendum.

Sabato poi presenteremo il libro Andrea America sul sindacato ma, soprattutto, la mattina avremo il Ministro ed il Sottosegretario alle Infrastrutture ed i Trasporti, Graziano Delrio ed Umberto Del Basso De Caro, per parlare di infrastrutture nel Mezzogiorno, ma approfitteremo di un ministro così importante per parlare anche di temi più generali. Si continua sabato pomeriggio con un dibattito su donne e politica con due ex ministre per le Pari Opportunità di due schieramenti diversi: Livia Turco e Mara Carfagna, e con Francesca Scarpato, segretaria dei GD Campania, che rappresenta le giovani donne di oggi. Infine, alle 19:00, il vicedirettore de "L'Espresso", Marco Damilano, modererà una discussione tra me, un ex sindaco di Napoli, ed il sindaco attuale, Luigi De Magistris. Del resto, il senso della festa è confrontarsi e dialogare, per far andare avanti il valore della politica come passione e come confronto.

Infine, domenica mattina avremo una serie di gazebo autogestiti dalla cooperativa sociale “Sfizzicariello”, da Federconsumatori, da Rigenerazione Democratica, dalla stessa Fondazione SUDD per ideare i prossimi appuntamenti, e poi avremo eventi sportivi, perché a mio avviso lo sport è un vero strumento di riscatto e di crescita civile in molti quartieri della città. La festa sarà anche un momento di socialità, utile ad ascoltare le persone che vorranno venire e spero che la festa possa essere utile alla città.

Quale sarà, a Suo avviso, il futuro rapporto tra la Fondazione SUDD ed il PD?

Hanno funzioni diverse. SUDD ha una funzione culturale, e non è né un partito né una corrente di partito. Basta vedere il dibattito sul referendum: io, che sono il Presidente della Fondazione voterò “SI”; Tino Santangelo, che è il Vicepresidente, voterà “NO”, ed a tal proposito abbiamo fatto un bel dibattito su questo tema e spero che andando verso il 4 dicembre ci sarà sempre più un clima di dibattito costruttivo. Non può essere una campagna tra eserciti contrapposti, dobbiamo pensare fin da ora al dopo, poiché il mondo non finisce il 4 dicembre. Dobbiamo tenere i fili del dialogo tra i due schieramenti. Il mio augurio è che il PD trovi la strada giusta attraverso il dialogo, per me è molto grave che il Partito, in nessuna sede, abbia discusso del risultato elettorale e spero che questo venga fatto. La mia opinione è che sarebbe già dovuta intervenire Roma commissariando il partito provinciale, ed aprendo una discussione in città. Considero davvero sbagliato che dopo un risultato come quello dell’11% non vi sia stata riflessione: le sconfitte consentono anche di imparare e di correggere gli errori. Se non si discute, non si impara, e non si può cambiare strada: dunque evitare la discussione è l’unica cosa che non si può fare.

Perché voterà SI al prossimo referendum costituzionale?

Per la stessa ragione per la quale votano “SI” Francesco Rutelli e Massimo Cacciari. Noi che abbiamo fatto i sindaci negli anni ’90 spingevamo fin da allora per le riforme costituzionali. Votiamo “SI” malgrado la riforma abbia dei difetti, perché quest’ultima indica una strada e sarebbe grave se dal 4 dicembre uscisse l’immagine di un Paese freddo e bloccato. Già siamo fermi da 15 anni in campo economico e, soprattutto nel Mezzogiorno, sappiamo quanto sia difficile risalire ed avviare uno sviluppo duraturo. Non possiamo permetterci un Paese bloccato anche dal punto di vista istituzionale, ecco perché è importante votare “SI” per indicare una strada riformatrice e continuare un dibattito nel merito per migliorare alcuni punti. Ora però la scelta è tra un Paese bloccato ed un Paese che sceglie una strada riformatrice.

 

Festa della Fondazione SUDD
Da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre 2016
Circolo ILVA di Bagnoli, via Coroglio 49, Napoli

Per maggiori informazioni:

 

 

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