Steve McCurry senza confini, uno dei più grandi fotografi contemporanei in mostra a Napoli
Quella fotografica è un’arte in continua evoluzione. Nata come mera testimonianza della realtà, la fotografia è oggi un modo d’interpretare, di raccontare secondo un particolare punto di vista.
Ogni fotografo racchiude nello scatto il proprio stile, la propria sensibilità. Alcuni adottano un linguaggio particolarmente forte, che permette alle immagini di transitare da continente a continente, da un’epoca all’altra. Tra questi, Steve McCurry, protagonista di una mostra al Palazzo delle Arti Napoli.
Il 28 ottobre ’16, il PAN inaugurerà una rassegna integralmente dedicata al fotografo di Philadelphia. Al centro della mostra, alcuni dei suoi lavori più conosciuti si combineranno con immagini più recenti, nella speranza di fornire al visitatore uno spaccato dell’intera carriera artistica del fotografo.
Steve McCurry nasce nel 1950 e si è formato al Penn State University, dove ha frequentato corsi di cinema e fotografia, laureandosi poi in teatro. E’ proprio per il giornale dell’università della Pennsylvania che McCurry produce i propri scatti.
Di anno in anno, la biografia del fotografo di Philadelphia prende corpo, fino a raggiungere la notorietà che la caratterizza. Così la sua carriera si è arricchita di numeri premi, spesso assegnati per i propri lavori svolti in luoghi di conflitto armato. Tra questi, uno dei primi fu il Robert Capa Gold Medal for Best Photographic Reporting from Abroad, riconoscimento assegnato ai fotografi che si sono distinti per particolare coraggio.
Proprio rispetto ai conflitti bellici, McCurry disvela una delle sue propensioni. Il fotografo utilizza l’obiettivo per mostrare le conseguenze della guerra. In particolare, McCurry scatta e ritrae il “volto della condizione umana” (così come raccontato nell’omonimo documentario del regista Delestrac).
L’iniziativa del Palazzo delle Arti Napoli prende le mosse da quanto detto. La mostra, allestita fino al 12 febbraio, è organizzata da Civita Mostre, in collaborazione con Sudest57. Già dal titolo s’intuisce il proposito degli organizzatori: “Steve McCurry senza confini”.
Come sosteneva lo stesso fotografo di Philadelphia: “Quando su un volto è scavata qualcosa dell’esperienza di vita, so che la foto che sto scattando rappresenta molto di più del semplice momento. So che qui c’è una storia”.
Al fine di raccontare la storia scolpita nell’obiettivo, i visitatori del PAN potranno usufruire di un’audioguida, in cui lo stesso McCurry espone il percorso creativo della foto. Così sarà possibile conoscere la realtà di vita racchiusa nello scatto, come reinterpretata dal fotografo.
La mostra sarà anticipata da una conferenza stampa, nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino, il 27 ottobre alle 17.00. Per l’occasione Roberto Cotroneo intervisterà personalmente Steve McCurry. Buona visita.
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