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L'angolo del libro: "Una rivoluzione sentimentale" di Viola Ardone

Scritto da Francesco Verdosci Il . Inserito in Letteratura

Verdosci Rivoluzione Sentimentale

Questa è l’emozionante storia di Zelda Desiderato, bella e colta ricercatrice universitaria, di buona famiglia che, dopo aver passato alcuni anni barcamenandosi tra il precario mestiere della ricercatrice ed una altrettanto precaria e scialba relazione amorosa, accetta l’incarico di insegnante in un liceo alla periferia di Napoli.

Zelda crede di essere una persona che fondamentalmente non ha niente da insegnare a nessuno ma i suoi alunni riescono ad apprendere da lei cose che lei stessa nemmeno lontanamente sospettava di sapere. Sono molto giovani, sanno ancora troppo poco della complessità della vita anche se sembra che sappiano già cosa vogliono e cosa non vogliono. E la discarica che intossica da anni il loro paese decisamente non la vogliono più.

E’ qui che si scatena il vento caldo della Rivoluzione, una vera e propria Rivoluzione Sentimentale che non sarà priva di conseguenze. Perché questo vento caldo, che si alza dalla protesta dei ragazzi di Scogliano, inizia a soffiare in direzione di Zelda e della sua ordinaria ed asettica vita fatta di spente abitudini, costringendola a scendere nella piazza della propria esistenza ed a sporcarsi le mani con le viscose materie prime della vita in generale e di questa periferia addormentata in particolare: amicizia, amore, passione, responsabilità, rifiuto, incoscienza, rabbia, speranza, la maternità, la malattia e la tossicodipendenza, la Terra dei Fuochi, la cattiva scuola, il riscatto ed infine la Rivoluzione.

Questo è tutto ciò che contiene la seconda opera letteraria della talentuosa Viola Ardone, Napoletana d.o.c. classe ’74, che dopo il folgorante – ed appetitoso - debutto con il racconto “La ricetta del Cuore in Subbuglio”, si immerge in una affascinante storia di desiderio, di passione, amore e riscatto ambientata nella periferia napoletana; una periferia calda quanto il Vesuvio che la abbraccia e quanto i fuochi che infiammano, la terra ed i cuori di chi vive nella – mica tanto -  immaginaria cittadina di Scogliano. Lì dove non cambia mai niente, dove tutto è immobile e tossico, qualcosa sta arrivando, la Rivoluzione sta arrivando.

A mio parere Viola Ardone, con questa opera seconda, ha la malcelata ambizione di fare qualcosa in più, di lasciare al lettore ed alla letteratura qualcosa di più. Sicuramente, l’autrice ha una spiccata capacità di destreggiarsi abilmente nella narrazione, grazie soprattutto a chiusure ad effetto ed a dialoghi quanto mai taglienti e sferzanti, tipici di uno stile narrativo più ricercato, più squisitamente letterario, che non si sofferma solo sull’intrattenimento.

La Ardone – bella, intelligente e colta come la sua protagonista - è certamente abilissima nel mettere il lettore di fronte ad una gustosa mescolanza di generi e registri; un focoso pout purrì tra favola, racconto intimista, farsa e commedia, realizzato da una protagonista che è un interessante mistura tra la Carrie Bradshow di Sex & the City e l’Amica Geniale di Elena Ferrante. Un plauso poi va tributato, infine, alle caratterizzazioni ed alle gesta degli improbabili quanto vitali studenti del liceo di Scogliano, in quella che è una lampante rivisitazione del magnifico “Sottobanco” di Domenico Starnone.

Dunque, buona lettura.

 

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