fbpx

Il Sannazaro ricorda il grande commediografo Gaetano Di Maio

Scritto da Mariano Paolozzi Il . Inserito in Teatro

teatro sannazzaro

Una serata colta e piacevole, al Teatro Sannazaro di Napoli, dove è stata ricordata la figura e l’opera di Gaetano Di Maio. Ne hanno parlato il critico teatrale de “la Repubblica” Giulio Baffi, il filosofo Ernesto Paolozzi, gli attori Lara Sansone e Giulio Adinolfi, la scrittrice Delia Morea e Domanico Ciruzzi, Presidente de “Premio Napoli”.
Presenti colleghi, attori, esponenti del mondo del teatro e della cultura: fra gli altri, Caterina De Santis, Ingrid Sansone, Annamaria Ackermann, Tullio del Matto, Ciro Capano, Mario Aterrano, Mario Trevi, Gaetano Liguori, Gianni Pinto, Francesco Somma, il Maestro Sorrentino, gli artisti Ciaurro, Betteghella e Falco.

Di Maio è stato autore di grandi successi, come “Il morto sta bene in salute”, “Arezzo 29 in tre minuti”, “Angelarosa Schiavone”, che per anni hanno contribuito alla fortunata stagione del Teatro Sannazaro legato al nome di Luisa Conte e di tanti altri come Nino Taranto, Ugo D’Alessio, Pietro De Vico, Gennarino Palumbo.

Uomo schivo e riservato ma di grandissima cultura, Di Maio fu autore di poesie di profonda umanità, con le quali espresse una tormentata visione del mondo e della vita che sorprende, se si pensa alle commedie comiche che lo resero noto al pubblico. Un contrasto che ne fa un caso unico nella storia della letteratura italiana.

Non possiamo non menzionare le sue rivisitazioni del teatro classico, dalle aristofanee “Lisistrata” e “Le donne al Parlamento” a “Le furberie di Scapino” di Moliere.

Il nipote, il noto attore Oscar Di Maio propone quest’anno “Gennaro Belvedere testimone cieco”, che sarà rappresentata al Teatro Sannazaro e al Totò.

Ma vogliamo chiudere con una indicazione ermeneutica di Gaetano Di Maio che ammoniva: “Una commedia, sulla scrivania è dell’autore, alle prove è del regista, in teatro degli attori e del pubblico”.