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8 X 1 = Un OTTAVIO il Kolossal comico di Pasquale Forni

Scritto da Alessandra Mugnolo Il . Inserito in Teatro

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Il 19 e il 20 Novembre2016 presso il Teatro Italia di Acerra è andata in scena la commedia comica “Un Ottavio”, scritta da Pasquale Forni, diretta e interpretata da Ottavio Buonomo, con la partecipazione straordinaria di Alvaro Vitali.

Più di 30 artisti tra attori, costumisti e collaboratori hanno preso parte al kolossal che ha divertito una platea di quasi mille spettatori, dimostrando ancora una volta quanto la città di Acerra sia ora più che mai viva, aperta alla sperimentazione e pronta al rilancio culturale.

Gli artisti in scena: Ciro Scherma, Peppe Carosella, Rossana Cuomo, Maria Elena Bianco, Eleonora Coppola, Ilaria Sorrentino, Magda Mancuso, Maria Onorato, Chiara Mattiacci, Dario De Gregorio, Gennaro Micillo, Sabatino Laurenza, Pippo Scarano, Maria Straiano, Valentina Marigliano, Laura Orabona, Marzio Di Lauro, Michele Liguori, Emmanuele Guadagni, Maria Soriano, Giusi Rapa, Giuseppe Orefice; l’ aiuto regia di Pasquale Forni, i Costumi di Maria Aprile, la Scenografia di Giovanni Fatigati, la direzione tecnica di Andrea Di Nardo. Produzione: IL TEATRO DI OTTAVIO

Lo spettacolo teatrale constava in due atti, in ciascun atto l’attore Ottavio Buonomo, con grande versatilità, vestiva e svestiva i panni dei più grandi “influencer” della nostra Storia: Venere, Nerone, Napoleone, Giacomo Leopardi, Dante, Il Padrino, Cristoforo Colombo, Hitler. Le note caratteristiche dei personaggi venivano caricaturate, esorcizzate e rilette in chiave moderna per un racconto della storia “multitasking”. Il teatro spoglia con ironia i personaggi dell’aulicità a cui la storia li ha relegati per mostrare l’uomo e la donna con le loro fragilità, frustrazioni e difetti. Così Venere è la più bella e la più infelice dell’Olimpo, il grande Napoleone Bonaparte vince sul campo di battaglia ma non in camera da letto per micropenia e Hitler ha un problema di alitosi, ma non solo. I richiami alle problematiche di attualità sono infatti, incalzati, si affrontano satiricamente grandi temi come: la deriva antipolitica, la caduta dei grandi ideali (si segua il dialogo di Dante sui Guelfi e Ghibellini), la camorra, l’immigrazione, fino alla questione meridionale.

Una commedia di qualità, divertente e mai volgare, per un pubblico acculturato che vuole confrontarsi su grandi temi ma con leggerezza, perché sa che il buon umore è la più potente terapia.

Pasquale Forni nei saluti finali: “Il teatro è fantasia: usatela. Non dimenticate che sono i sognatori che cambiano il mondo.”

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