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“I Tesori nascosti. Tino da Camaino, Caravaggio, Gemito”: a Napoli Sgarbi presenta l’Italia dell’arte

Scritto da Enrico Mezza Il . Inserito in Mostre

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Fino al 28 maggio 2017, tra le mura della Basilica di Santa Maria alla Pietrasanta, in via Tribunali, è allestita la mostra: “I Tesori nascosti. Tino da Camaino, Caravaggio, Gemito”, a cura di Vittorio Sgarbi. L’allestimento rappresenta non solo un eccezionale evento culturale, ma una vera e propria opportunità per la città partenopea.

Come precisato dallo stesso curatore, la mostra segue uno specifico percorso logico: riportare alla luce ciò che già c’è. Ed infatti, questa si compone di più di 150 opere, provenienti da collezioni private, musei etc.

Il patrimonio artistico in esposizione è normalmente negato al pubblico o, perlomeno, ne è negato un apprezzamento sinottico. Difatti, l’eterogeneità e la vastità delle opere proposte permette al visitatore di adottare uno sguardo d’insieme, che possa essere foriero di una crescita emozionale e culturale. Così facendo, “I Tesori nascosti” non scoprono, ma riscoprono: rivalutano un bene, quello artistico, che già esiste, ma che non è sempre possibile ammirare.

Inoltre, la manifestazione rappresenta la seconda tappa di un avvincente percorso, iniziato un anno fa, all’Expo di Milano. Come allora, s’intende unire il territorio nazionale, sotto il segno dell’arte e, in special modo, della pittura. Anche stavolta, saranno esposte opere appartenenti non solo a pittori diversi, ma anche a realtà accademiche e tecniche molto differenti tra loro. Ciò a dimostrazione del messaggio di universalità che solo l’arte può trasmettere. A quanto detto, si aggiunge un’ulteriore considerazione. Il patrimonio pittorico di una città non dev’essere considerato come un monolite. Nelle capitali europee, l’arte è vagabonda; attraverso un servizio di prestiti e, soprattutto, con abili manager, è possibile allestire mostre temporanee. Queste, oltre ad attirare possibili turisti, rappresentano un servizio aggiuntivo per la cittadinanza. Un servizio di natura culturale, attraverso il quale i cittadini possono scoprire nuovi capolavori e, dunque, arricchire il proprio bagaglio culturale.

Per tali ragioni, la scelta di Napoli testimonia l’ottimo momento di forma per la realtà museale partenopea, che si ricollega alle diverse esposizioni fotografiche internazionali e pittoriche svoltesi ultimamente nei pressi del Golfo. Il preciso leitmotiv della mostra, unita all’unicità dei capolavori esposti, è perciò una vera opportunità per il popolo di Napoli. Opportunità, quest’ultima, resa ancor più importante da un’ulteriore progetto di mobilità artistica proposto da Sgarbi.

Il critico, infatti, ha confermato che una natività di Caravaggio sarà esposta al Museo Madre, a partire dal 28 Dicembre. Anche questo è un incredibile esempio di mobilità delle opere d’arti, stavolta dal Museo Regionale di Messina, fino a Via Luigi Settembrini. Viva l’arte, priva di confini e barriere!