La magia di Matilde
Il Natale diventa spettacolo con i colori e il talento della compagnia teatrale “Ago&Filo”. Il Bolivar si trasforma per magia in un distaccamento della Lapponia e gli oltre 50 artisti, tra attori, cantanti e ballerini, realizzano l’incantesimo della narrazione natalizia. Un teatro carico e pieno di ogni emozione, riempito in ogni ordine di posto, diventa la cornice di un racconto semplice, emotivo e dinamico, dove i buoni sentimenti e la riscoperta divengono i protagonisti.
Le intense e suggestive musiche realizzate da Gino Tramontano che insieme a Diego Rossi ha scritto e diretto l’intera piece, hanno emozionato oltremodo gli astanti, conducendoli in un vortice di emozioni uniche e sui generis. I due giovani autori hanno realizzato un prodotto unico ed inimitabile, dove il riso si miscela al pianto, dove tutto diviene e si trasforma, dove si scherza sulle divisioni territoriali e sulla qualità del lavoro, trasformando la casa di Babbo Natale nell’epigeo culturale del mondo.
Il tutto impreziosito dalle meravigliose coreografie di Roberta Bocchetti, coadiuvata da Martina Miglino e Maria Grazia Manzo, e dalle piccole allieve di Anima&Danza che con la loro genuinità hanno donato quel quid di prezioso e dolce al Natale di Matilde.
Il cast che ha reso possibile l’emozionante racconto era composto da (o.a.): Donato Rosa (Cocchiere), Roxy Botteri (Matilde), Marco Maggio (Andrea, il capo elfo), Roberta D’Ambra (Agnese), Andrea Pisciotta (Il Postino), Sara Scarparo (Michela), Diego Rossi (Babbo Natale), Pietro Galiero (Frol) Giuseppe De Felice (Lino), Gabriele Esposito (Guglielmo), Cristian Esposito (Peppino lo stalliere), Lucy Greco (Gina da Lapillo mezzo Pizzo). Antonella Ciprio e Maria Russo hanno curato il trucco, le acconciatore sono state firmate da Trendy Hair Parruchieri Penza, i costumi organizzati da Lucia Chiacchio.
Questi ragazzi hanno dato prova del loro talento con una passione che traspariva e rimbalzava tra palco e realtà, creando un osmosi poetica e narrativa, fino alla scena finale dove il patos e la catarsi raggiungono il parossismo emozionale. Uno spettacolo godibilissimo che è stato reso possibile dai sacrifici di questi giovani artisti, dalle loro famiglie, dalla comunità di Sant’Eframo che ha messo a disposizione la tendo struttura per le prove e le tante sale del convento, dai mecenati dell’arte (Pizzeria Corallo, Vestuto, Tabaccheria Capone, Master Animation, Hair dressing Parruchieri, Carfora Store, Varius, Birzeria Re Carlo, Francesco Martone, Ottica Emerson), dalla Pasquale Capasso Production per gli utili consigli e suggerimenti e dallo staff completo del Bolivar che vede in Tony De Luca uno dei pochi imprenditori teatrali napoletani che ama rischiare con i giovani.
Si replica il 26 dicembre alle 19, con un prologo che vedrà la sfilata dei bambini che nei prossimi giorni verranno scelti nei casting di Francesco Martone e della Pasquale Capasso Comunication.
La magia ritorna per chi crede nei sogni.