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Povia live all'MMB di Napoli. No, non è uno scherzo

Scritto da Raffaele Annunziata Il . Inserito in Musica

Povia Napoli MMB

Il 29 aprile 2017 Giuseppe Povia presenterà all'MMB di Napoli il suo ultimo disco "Nuovo Contrordine Modiale", autoprodotto e autodistribuito, uscito lo scorso 23 maggio 2016.


Ma ve lo ricordate Povia? Il cantautore milanese emerge nel 2005 con il brano "I bambini fanno ohoo..", vince poi il festival di Sanremo nel 2006, edizione condotta da Giorgio Panariello, con il brano "Vorrei avere il becco". Nel 2009 è al centro di polemiche per il brano "Luca era gay" che arriverà secondo all'edizione del festiva di Sanremo di quell'anno e altre polemiche arriveranno alla sua porta l'anno successivo per il brano "La verità" ispirato alla vicenda di Eluana Englaro, tanto da attirare le critiche del Cardinale José Saraiva Martins che definì il pezzo un inno all'eutanasia, ma Povia dichiarò di aver chiesto il consenso dei genitori della ragazza. Negli ultimi anni, sempre più attivo sui social, si è interessato molto a tematiche di attualità sia di tipo politico-finanziario che di tipo etico. Infatti quest'ultimo disco è pervaso da temi quali politica, finanza, economia, legalizzazione delle droghe, genitorialità in affitto e una rilettura dell'Unità d'Italia. Egli stesso dichiara "Nell'arte per me non ci sono regole ed è per questo che, se mi appassiono a dei temi, cerco di metterli in musica. Povia è sempre lo stesso, ma con una visione più consapevole del Mondo". Titoli come "La soglia del 3", "Debito pubblico", "Io non sono democratico", "Job Act", "Era meglio Berlusconi" dicono già molto sul tipo di impatto voluto creare dall'artista, che anche su suoi canali social non si risparmia dal dire chiaramente come la pensa, ponendosi su posizioni tavvolta radicali.
L'annuncio del suo arrivo a Napoli, pertanto, non poteva che suscitare altre polemiche. L'MMB (Music Melody Bar) è uno dei locali che offre musica dal vivo più interessanti di Napoli. Molte band emergenti calcano quel palcoscenico e si esibiscono in un'atmosfera che illumina la scena underground della città. La scelta degli organizzatori è legittima e anche un po' provocatoria ma, stando a quanto si è letto in queste ultime settimane, in molti sono rimasti sorpresi commentando tavvolta ironicamente con espressioni tipo "Ma è legale?", "Si paga in lire?", "Speriamo che nessun gay si avvicini quella sera", "Voglio tirargli una scarpa sul palco" oppure "Abbiamo scherzato, va bene. Ma ora mi chiedo come si possa andare al concerto di una persona simile. Spero che qualsiasi persona non etero si avvicini quella sera al Mmb". C'è da aggiungere che il personaggio in questione già prima del brano "Al sud" e prima di questo prossimo live si era approcciato a Napoli con una mossa  inattesa, anche per i meridionali, ovvero l’adesione filoborbonica manifestata su Facebook l'anno scorso. Aveva scritto «Tifosi partenopei, tutti allo stadio con la bandiera del Regno delle Due Sicilie in occasione di Napoli-Torino il prossimo 6 gennaio». In ogni caso molte delle polemiche vertevano su argomenti più legati alla musica, ovvero i più ritenono che Povia non sia affatto "Rock" e perciò inadatto al tipo di locale. Il cantautore pertanto ha risposto a tutti molto pacatamente attraverso uno dei suoi ormai soliti video su Facebook.


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Insomma, il 3 febbraio all'MMB sicuramente non si assisterà al più bel live dell'anno, ma c'è da spezzare una lancia a favore dell'intera vicenda: di sicuro è stata una scelta astuta e rischiosa allo stesso tempo quella di invitare un artista tanto bizzarro quanto controverso, una provocozione che sperava di suscitare anche tanti commenti e polemiche. In questo c'è stato già un ottimo risultato in termini di pubblicità data dal rimbalzo mediatico che ha avuto l'intera faccenda. Che sia stata buona o cattiva pubblicità non resta che appurarlo il prossimo 3 febbraio, presso il Vico Quercia 3, 80134 Napoli.

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