Franco Battiato inaugura il Napoli Teatro Festival
Il NAPOLI TEATRO FESTIVAL ITALIA organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduto da Luigi Grispello, e diretto, per il primo anno, da Ruggero Cappuccio, giunge alla sua decima edizione. E’ iniziato in Piazza Plebiscito, lunedì 5 giugno con LUCE DEL SUD, il concerto di Franco Battiato, in scena con l’Electric Band e gli archi della Symphony Orchestra, diretti da Carlo Guaitoli, in una serata che accoglie gli interventi poetici di Fabrizio Gifuni, Mimmo Borrelli, Imma Villa e, su uno schermo di 18 metri.
I grandi classici della produzione del cantautore, fino al misticismo degli ultimi lavori, hanno dato vita ad un viaggio verso la poesia.
Il live è stato introdotto dal direttore della rassegna Ruggero Cappuccio: “Vogliamo un festival popolare - ha detto - da non confondere non con una rassegna di facile consenso, ma per la crescita interiore delle persone. La saggezza delle civiltà che hanno sposato le terre del Sud rifiorirà nella ricerca musicale di Battiato. Poi incrocerà i versi poetici di Wystan Hugh Auden, Giambattista Vico e Ingeborg Bachmann, attivati da Fabrizio Gifuni, Mimmo Borrelli e Imma Villa. Gli interventi recitati faranno da contraltare alle canzoni.».
Il cantautore, accolto dal boato del pubblico, inizia la sua tracklist con "L'era del cinghiale bianco". "Benvenuti", ha salutato dal palco, per poi attaccare con la seconda canzone, "Up Patriots to Arm".
Contrariamente alle sue esibizioni canoniche, con tappeti e panche, Battiato stavolta ha come scenografia una semplice sedia da salotto al centro del palco. Il linguaggio visivo del concerto è segnato dalle video installazioni di Antonio Biasucci, fotografo di altissimo prestigio, che del Sud e della luce ha fatto le ragioni della sua arte.
Il concerto ha riservato per la prima volta la platea esclusivamente alle associazioni che lavorano nel mondo del disagio. Il concerto si è tenuto in una piazza aperta a tutti, luogo simbolo della città e a pochi passi dal Palazzo Reale che questo anno è sede principale della programmazione a conferma di un nuovo corso avviato dalla direzione artistica di Ruggero Cappuccio che, fin dal suo insediamento e dal primo progetto, “Quartieri di Vita” nello scorso dicembre, ha immediatamente chiarito quali fossero le priorità.
Dall’apertura al territorio ed alle sue realtà culturali e sociali attraverso la progettazione e la costruzione di azioni condivise, all’attenzione ai gruppi giovani e attivi nel sociale, realizzando per essi e con essi attività di formazione culturale e laboratorio: queste sono state le linee guida dei primi progetti, ideati, perseguiti e portati a compimento con successo dalla Fondazione Campania dei Festival, e di quelli che nelle indicazioni di Ruggero Cappuccio proseguiranno per i prossimi anni.
Diventa così chiaro il motivo per cui il concerto di lunedì 5 in Piazza Plebiscito accolga, nel suo unico settore riservato, solo persone che “un posto in prima fila non l’hanno mai avuto”, riuscendo attraverso un lavoro capillare di informazione e di accoglienza, coordinato dalla Direzione Generale Politiche Sociali della Regione Campania, ad unire in platea 28 associazioni, dal Carcere di Nisida alle donne vittime di violenza, e riservando loro gli unici posti a sedere previsti.
Da oggi poi si entra nel vivo del “Napoli Teatro Festival”. Tanti i titoli previsti per questa settimana, alcuni hanno già registrato il sold out. Come “I malvagi” di Alfonso Santagata, che trae spunto dalla giovanile infatuazione di Dostoevskij per il socialismo francese, in scena mercoledì e giovedì alle 21 nel cortile d’onore del Palazzo Reale; “Frame” di Alessandro Serra, che s’ispira all’universo pittorico di Edward Hopper, in programma sabato e domenica alle 19 al teatro Nuovo, in via Montecalvario; “Tempi nuovi” di Cristina Comencini, che debutterà domenica e lunedì alle 21 nel cortile d’onore del Palazzo Reale e vedrà protagonisti Ennio Fantastichini e Iaia Forte, due genitori alle prese con i cambiamenti della società.