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Eco Summer Festival di Parete, "God Save the Green"

Scritto da Francesca Ciaramella Il . Inserito in Musica

CIARAMELLA

Mentre il luglio di fiamme del napoletano continua sotto lo sguardo inerme della collettività, nell’aversano una giovane organizzazione senza scopi di lucro, La Tenda, prova a rilanciare la stagione nel nome dell’ecosostenibile. “God Save the Green” recita il motto dell’evento musicale estivo più sentito della zona, l’Eco Summer Festival, che a partire dal 27 fino al 29 luglio vivrà nell’ampio spazio dell’Eco-park delle Scuole Medie “Matteo Basile” di Parete (CE); parole queste che risuonano, ora più che mai, come uno stimolo a non arrendersi di fronte allo sporco interesse malavitoso che da anni strazia l’agro campano.

L’appuntamento fisso con il festival dell’ecologia giunge quest’anno alla sua settima edizione e lo fa presentando una carrellata di artisti quasi tutti perfettamente calati nella tradizione sonora napoletana, un target unico e inimitabile che si accosta a una precisa scelta di appartenenza, non solo geografica ma culturale. Negli ultimi anni la scena musicale nostrana ha vissuto un incredibile fermento artistico, soprattutto lungo la scia e forse anche un po’ all’ombra di band storiche come gli Almamegretta e i 24 Grana: grazie alla lezione lasciata da questi gruppi, ai toni duri e provocatori della denuncia sociale dei 99Posse, si sono aggiunte tragiche e malinconiche ballate sulla terra campana e sull’amaro destino dei suoi abitanti. Alla luce di questo passato la partecipazione all’evento dell’ex front-man dei 24 Grana, Francesco Di Bella, è sintomatica della grande risonanza che l’iniziativa ha ormai nell’ambito del dibattito (sempre in atto) sulla difesa del territorio e la sua possibile riqualificazione. Da una sinergia di più compagini nasce un ciclo di tre giorni completamente dedicati all’eco-sostenibilità, con ingresso totalmente gratuito ai concerti e alle varie offerte e attività ricreative; è inoltre fornita ai più piccoli la possibilità di imparare attraverso il gioco e l’immaginazione importanti nozioni come quella del riciclo, del bio-food e dell’agricoltura a chilometri 0.

La successione di artisti guiderà un crescendo di suggestioni ed emozioni, dietro cui non sarà così difficile cogliere allusioni alla terra, al mare e alle sue creature, nella certezza che un linguaggio semplice sia la vera cifra che contraddistingue l’immediatezza di certi arrangiamenti. È il caso dell’ormai noto folk-pop del cantautore Gnut, che salirà sul palco il giorno 27 luglio, durante la serata di apertura preceduto al tramonto dal contributo frizzante della band emergente Baroque Works Soundsystem. Al canto degli “uccellacci” della scena rock campana è affidata, invece, la mise en scène del secondo appuntamento del festival, ravvivato appunto dalle graffianti note dei Sula Ventrebianco. Infine nella musica primitiva di Fede‘n Marlen, protagoniste insieme a Di Bella della chiusura dell’evento, si mescoleranno riferimenti a un mondo fatto di piccoli elementi naturali (fiori, coralli e stalattiti), attraverso il cui abituale e continuo crearsi e ricrearsi si può continuare a cogliere il lento e cadenzato scorrere della vita.