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Un paradosso tutto Partenopeo: Il Napoli (quasi) più forte di sempre viene ugualmente criticato

Scritto da Simone Santacroce Il . Inserito in Il Pallonetto

Napoli

Venerdi 31 Agosto 2017, ore 23. La sessione di calciomercato estiva FINALMENTE giunge al termine, dopo un'estate che ha visto lievitare i prezzi dei giocatori in modo raccapricciante (Neymar e Dembelè...giusto per fare due nomi) e ha dato alla luce una nuova moda, quella del "Sono stressato dalle voci di mercato sul mio conto quindi mando un certificato medico per non allenarmi in attesa del mio nuovo club".
Non osiamo nemmeno immaginare cosa debba essere frullato nella mente di molti onesti e umili lavoratori mentre leggevano queste notizie sui giornali e sul web... Ma nella folle estate del 2017 qualcuno che ha saputo resistere alle continue milionarie chiamate da parte di altri club ben più facoltosi c'è e tra questi spicca il Napoli. Certo, da un lato c'è stato un importante sforzo economico da parte della società per trattenere tutti i migliori (cosa sfuggita forse ai più), ma dall'altro c'è stata anche una grande volontà da parte degli stessi giocatori che almeno per un altro anno hanno deciso di restare qui tutti insieme per provare a vincere. Pepe Reina ha "provato" anche a venire meno a questo patto negli ultimi giorni di mercato, ma il richiamo della tifoseria napoletana è più forte di ogni cosa. E poi molto meglio il Vesuvio che la Tour Eiffel!

Ma torniamo all'argomento precedente. Molti (che di calcio capiscono evidentemente poco) si aspettavano, vista la nuova tendenza miliardaria del mercato calcistico, grandi e costosi acquisti da parte della società azzurra che però sin da subito aveva chiarito la propria volontà, ovvero riconfermare in toto il blocco dell'anno precedente aggiungendo giusto qualche tassello utile che in effetti è poi arrivato con gli acquisti miratissimi da parte di Giuntoli di Ounas e Mario Rui. Vi aspettavate forse Robben e Marcelo? Beh signori purtroppo non stiamo giocando ad un videogame o quantomeno non siamo nati sceicchi da queste parti. E non lo è nato nemmeno il nostro presidente. Si può criticare De Laurentiis per un centinaio di cose, comunicazione e feeling con la stampa su tutti, ma in fondo sono dettagli in confronto a ciò che di buono fa e troppo spesso viene accantonato. Come spesso ricorda lui stesso (anche troppe volte, ma diamo a DeLa ciò che è di DeLa) è grazie a lui se siamo rinati dal nulla nel 2004. È grazie a lui se abbiamo visto e vediamo tutt'ora fior di giocatori giocare nella nostra squadra del cuore. Ed è grazie a lui che, mai prima d'ora, godiamo di una profonda stima a livello nazionale e internazionale da parte di chi di calcio ne capisce. Siamo di fronte a uno dei Napoli più belli da vedere su un terreno di gioco e ad uno dei più competitivi di sempre. Potremmo dire che è QUASI il Napoli più forte di sempre, ma il QUASI per ora è d'obbligo finché non si arriverà a vincere un titolo importante come negli anni di Diego. Ai critici e a coloro che passano il loro tempo solo a gettare veleno su quanto di buono invece viene fatto da questa società vogliamo porre una domanda. Mettendo da parte gli anni in cui Diego e co. ci portarono scudetti, Coppa Uefa e quant'altro, ma quando mai il Napoli è stato per cosi tanti anni consecutivi ad alti livelli in Europa ma soprattutto in Italia? La risposta la troverete facilmente negli archivi e negli almanacchi (strumenti di un calcio ormai passato ma che nulla avrebbe tutt'ora da invidiare a quello attuale governato solo dai soldi e dagli interessi da essi derivanti). Cerchiamo dunque di vedere il lato positivo delle cose. Cerchiamo di restare uniti e sostenere la nostra squadra che proprio quest'anno ha la grande occasione di eliminare quel "QUASI" che la eleverebbe di diritto nell'Olimpo del calcio italiano, o meglio del calcio PARTENOPEO.