Napoli d'Arte: Jan Fabre, Naturalia e Mirabilia
Il Museo Real Bosco di Capodimonte ospiterà fino al prossimo 22 ottobre, nella sala 82 al secondo piano, una mostra dell’eclettico artista Jan Fabre. Drammaturgo, coreografo, regista, disegnatore, scultore e performer, il protagonista belga rientra tra i personaggi contemporanei più completi e complessi dell’arte contemporanea mondiale.
Egli può vantare nel proprio carnet le più svariate mostre personali che lo hanno reso celebre per la sua ricerca dei linguaggi artistici conosciuti e per la sua attenzione alla metamorfosi fisica e sperimentale che accompagna ogni essere umano.
La mostra avrà come opere di punta due lavori realizzati interamente con gusci di scarabeo gioiello, questo elemento rappresenta il segno distintivo della ricerca lavorativa dell’artista. Nello specifico, la “Spanish Sword” è una spada realizzata in acciaio ma totalmente ricoperta di schermature e protezione naturali di scarabeo. Tale trama è volta ad evocare la solennità dell’investitura cavalleresca, tipica delle armature cinquecentesche. La superficie di tale elemento è data dall’ assemblaggio di migliaia di ali di scarabeo di diversa pigmentazione. La tecnica fu utilizzata anche per la realizzazione di altre opere d’arte, distinte per il loro riflesso cangiante e mutevole.
In associazione con le opere di Fabre c’è la “Camera delle Meraviglie”, essa è rappresentata dal sogno di poter creare un mondo in miniature dove l’arte e la natura potessero fondersi. La camera delle meraviglie è allestita dalle scarabattole pervenute dalle collezioni di Velletri, dei Farnese e dei Borbone, in ognuna di esse si fondono il piacere estetico di un demiurgo che fonde il sapere scientifico al piacere estetico. Le scarabattole sono composte da “naturalia” (rostri di pesce, rami di corallo, uova di struzzo) e “mirabilia” (oggetti ottenuti con la lavorazione dell’avorio, corno di cervo, bronzo, ambra e cristallo in rocca).
Un mondo metaforico di origine misteriosa e dall’affascinante materiale di realizzazione sono stati aggiunti 41 scarabei della Collezione Egizia del Museo Archeologico Nazionale di Napoli di Napoli al fine di riprodurre un dialogo tra l’universo reale e quello ultraterreno. Gli scarabei sono insetti fortemente tutelati dagli antichi in quanto simbolo di immortalità e forma arcaica di essere vivente. Questa particolare specie di coleottero, racchiude in sé il dualismo umano: una corazza naturale che esprime forza ed al contempo ne sottolinea la fragilità intrinseca.
L’artista belga, Jan Fabre, è senza dubbio un cultore del microcosmo degli insetti, dai quali cerca di esaltarne le forme e scoprirne i segreti. Animali così piccoli e così perfetti nella loro fragilità, senza dubbio affascinano e incantano l’uomo dall’origine dei tempi.