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Napoli in "Criss Cross": il tema della croce

Scritto da Francesca Ciampa Il . Inserito in Mostre

criss cross naples

Fino al 20 Novembre sarà allestita la mostra “Criss Cross” nella Quadreria al primo piano della famosa sede del Pio Monte della Misericordia. L’evento, curato da Bustos Domenech, accoglie undici artisti di calibro internazionale che si sono confrontati sul tema della croce.
Quest’ultimo elemento è fortemente simbolico e risulta concettualmente complesso declinarlo secondo il nuovo pensiero contemporaneo. E’ un tema ricorrente, quello della croce, sia nelle rappresentazioni fotografiche, pittoriche, scultoree o cinematografiche. Questo topos significativo rimembra il nostro filo esistenziale come perno di giuntura tra poli verticali e orizzontali.

Criss Cross, è una mostra volta al legame tra luogo e il fruitore: le opere d’arte collocate nella splendide cornice delle stanze della Quadreria si relazionano al contesto come elementi attrattori di una complessa stratificazioni simbolica. La mostra non va interpretata come un esercizio tematico o come mero simbolismo, bensì come un oggetto che ci evoca ricordi del passato. Rivedere e rivedersi in un’opera d’arte ma soprattutto riconoscersi nei tratti distintivi della propria memoria. L’arte e il culto sono elementi inscindibili per una personale ricerca di spiritualità. Sono due facce della stessa medaglia che conducono ad un interiorizzazione profonda: si attraversa il campo complesso e criptico dell’ io interiore attraverso la riformulazione dei riferimenti formali e dei linguaggi contemporanei. Criss Cross rielabora il concetto di croce in chiave moderna, cercando di sfuggire ad inutili stereotipie. Riprendendo la visione totalizzante di Martin Scorzese più volte espressa nei suoi scritti e derivante dal suo passato da chierichetto e seminarista: non vi è molta differenza tra la chiesa e la sala cinematografica.

Infine, questa enigmatica mostra d’arte è il luogo perfetto dove rigenerare i propri pensieri e ritrovare nel simbolismo di queste splendide opere una nuova chiave di lettura interiore. L’arte può essere considerata nuovamente uno strumento rivoluzionario, atto a smuovere le coscienze sempre più inaridite dalla globalizzazione dei valori e della perdita dei tratti identitari.