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“The Invisible Beat_Angeli”, il sottile confine tra il visibile e il non attraverso le figure eteree degli angeli

Scritto da Felicia Trinchese Il . Inserito in Mostre

beat angeli

Caterina Arciprete, napoletana, ha inaugurato lo scorso 13 dicembre presso il Pio Monte della Misericordia la sua mostra dal titolo “The Invisible Beat_Angeli”, curata da Marco Izzolino. L’artista, dopo aver trascorso gli ultimi dieci anni a prendere parte a diversi progetti tra Napoli, Parigi e New York, ha dato vita ad una esposizione che unisce diversi stili e diverse epoche.

Il suo operato nasce da un concetto sviluppato dal fotografo Bert Stern, il quale affermava che “La fotografia è ciò che sta tra il fotografo e il soggetto”. Più in generale, questo pensiero vale per tutte le forme artistiche: non è il soggetto ritratto che rende un’opera d’arte tale, nemmeno chi la realizza, ma è lo spazio che tra di loro, quello invisibile, lo spazio lasciato alle sensazioni che ne permettono la realizzazione e che essa stessa dona a chi le osserva.

Da qui sbocciano le opere di Caterina Arciprete. I suoi soggetti principali sono gli angeli, rappresentazione più estrema di un collegamento tra ciò che è reale e ciò che non lo è, tra il visibile e il non. Tutta l’esposizione di “The Invisible Beat_Angeli” parte da una nuova interpretazione di vecchie dipinti, spezzandoli in ciò che erano e ciò che sono diventati.

La tecnica utilizzata dall’Arciprete è il frutto di una lunga ricerca e di profondi studi che hanno condotto l’artista alla scoperta di una nuova tecnica di collage, creando dei lavori misti tra la fotografia digitale, la pittura e l’illustrazione. In questo modo viene fuori un dialogo profondo tra passato e presente lasciando la possibilità di emergere a svariate interpretazioni parallele di un’unica immagine posta su differenti piani.

Come già abbiamo detto le sue opere si focalizzano sugli angeli. Si tratta di un’intima visione di presenze eteree, di iconografia radicata nelle storia che oggi pulsa di energia in cui lo spazio è svuotato da forme e saturato da un battito invisibile. Gli angeli appaiono in tutte le opere sia in modo chiaro che in modo latente, dimezzando i dipinti tra arte classica e arte contemporanea.

In “The Invisible Beat_Angeli” vengono reinterpretati i soggetti all’interno di alcune delle opere più prestigiose presenti all’interno del Pio Monte della Misericordia, ma l’esposizione non si ferma qui. L’artista ha allargato il proprio sguardo anche ad una serie di opere d’arte osservate e fotografate in diverse città di altre parti del mondo.

L’esposizione di Caterina Arciprete rimarrà a Napoli fino al prossimo 14 gennaio, dopo aver accompagnato la città partenopea e i suoi abitanti per tutta la durata delle festività natalizie