Contromano in Tangenziale, un libro svela i misteri di quella notte e i sogni di Livia Barbato
Livia ha 21 anni e un sogno: diventare una brava fotografa. E' il 24 luglio del 2015, lei si è svegliata felice, come mai nella sua vita: ha appena pubblicato il suo primo scatto su Vogue, sente di potercela fare. La ragazzina ha lunghe trecce, un diario segreto, un misterioso tatuaggio sulla gamba e un fidanzato, Nello, un dj che stasera sarà la star di una serata da sballo, in un locale alla moda di Pozzuoli.
Da qualche giorno, però, quella coppia così affiatata litiga in continuazione, qualcosa o qualcuno s’è messo tra loro. Quella notte Livia e Nello, dopo aver salutato gli amici fuori la discoteca, si schiantano in auto sulla Tangenziale, dopo sei minuti in contromano. Non è un errore di guida: un video svela che si è trattata di una manovra volontaria. Alla guida c’è il dj, che si salva, la sua fidanzata muore. Per Nello scatta l’arresto e l’accusa: omicidio volontario per la morte della sua fidanzata Livia Barbato e del signor Aniello Miranda, che veniva dalla direzione giusta. Una strage del “sabato sera” causata dall'alcol, certo, ma diversa da tutte le altre, incredibile nella sua dinamica e nei suoi retroscena. Cos’è successo in quella macchina? Cos’è scattato nella mente del dj? Interrogativi a cui cerca di dare una risposta un libro, “Viaggio al centro della notte”, che uscirà a metà luglio per Guida Edizioni, a firma del giornalista Luca Maurelli, realizzato sulla base di atti giudiziari mai svelati, chat segrete, testimonianze inedite, con la prefazione di Simonetta Matone, pg presso la Corte di Appello di Roma e la postfazione di don Antonio Mazzi, presidente della Fondazione Exodus.
Stessi interrogativi su cui è chiamata a esprimersi la giustizia, con le ultime battute del processo di Appello in corte d'Assise (terza sezione, presidente Mastursi. Ultima udienza fissata per il 15 giugno, poi il 26 la camera di consiglio con la sentenza, che in primo grado vide la condanna di Nello Mormile a vent'anni per duplice omicidio volontario, dolo eventuale. La caccia al possibile movente che determinò la decisione di Nello di tornare indietro alla barriera della Tangenziale degli Astroni, percorrendo 4 km e 800 metri contromano, prosegue senza esito. Secondo le nuove perizie del processo di Appello, Mormile era frastornato ma non in stato confusionale quando si mise alla guida della Renault Clio, quella maledetta notte, per riaccompagnare Livia Barbato a casa, prima di ritrovarsi in Tangenziale nella direzione sbagliata e decidere di iniziare in contromano filmato dalle telecamere a circuito chiuso. Per gli avvocati della difesa di Mormile Nello non sapeva neanche di essere in Tangenziale quando iniziò la sua folle corsa, in quanto completamente ubriaco e inconsapevole di dove fosse e di cosa facesse: l'obiettivo è dimostrare che la fattispecie di reato da applicare al massimo può essere l'omicidio colposo, che determinerebbe una sostanziosa riduzione della pena. No, era cosciente, sapeva cosa stava facendo, accettò il rischio di poter uccidere qualcuno», hanno accusato in aula gli avvocati di parte civile. «Ci spieghi perché lo fece, Nello, lei è ancora in tempo. Si riscatti. Non può vivere col peso sulla coscienza di aver ucciso due persone solo per l'idea non perdere tempo nel ritorno a casa dopo aver sbagliato direzione in Tangenziale...», è stato l'appello lanciato dall'avvocato Andrea Raguzzino, parte civile della famiglia Barbato. «Tutti gli atti compiuti quella notte dimostrano la sua volontà di portare a termine la sua azione, la mancanza di moticvi plausibili e accertati e la sua indifferenza al dolore che avrebbe provocato agli altri rendono il soggetto ancora più pericoloso e riprovevole nel suo comportamento», ha concluso Raguzzino. Il Pg ha chiesto 16 anni, un piccolo sconto rispetto al primo grado. La giuria popolare entro fine giugno è chiamata a decidere sui misteri di quella notte.
Il 25 luglio, all’Arenile di Bagnoli, nel terzo anniversario della sua morte, serata in ricordo di Livia Barbato con la presentazione del libro e una mostra fotografica con le immagini più belle immortalate dalla giovane artista napoletana.