L’Angolo del Libro di QdN Presenta: “PANDEMONIUM”, di Salvatore De Chiara
Dodici giorni, dodici mesi, un intero anno. Un viaggio nella vita di Luigi, talentuoso chitarrista, giovane ed introverso che vive per la musica. Nella sua immensa voglia di vivere rifuggendo qualunque tipo di luogo comune, convenzione e schema sociale, il timido ed incompreso Luigi ha come unico scopo nella vita quello di vivere della sua musica e lastrica la via del suo percorso quotidiano subendo passivamente ogni momento difficile e qualunque genere di angheria pur di realizzare il suo sogno più grande.
Luigi è un ragazzo come tanti, un classico Everyday Young Men anche se di indubbio talento, che soprattutto è un personaggio letterario pregno di un indiscutibile fascino che forse è anche il suo più grande difetto: l’essere estremamente sarcastico sia nei confronti delle sue quotidiane peripezie che della folta schiera di umane genti e stralunati personaggi che gravitano nel suo microcosmo.
Quest’opera – che possiamo senza alcun dubbio definire come una spettacolare ed incisiva “dichiarazione d’amore nei confronti del diritto alla creatività” – edita da Lettere Animate e magnificamente vergata “col desiderio di raccontare una storia che tutti potessero sentire vicina al proprio vissuto”, è il meraviglioso esordio “romanzato” del giovane giornalista, regista ed autore partenopeo Salvatore De Chiara, classe 1985, laureato in Imprenditoria e Creatività per Cinema, Teatro e Televisione (con il mitico Ugo Gregoretti in qualità di relatore).
De Chiara - già autore dell’elegantissimo ed apprezzatissimo racconto Il tempo di Giustino, pubblicato nella raccolta dal titolo L’altalena (ALT! Edizioni) - ha una notevole esperienza come regista di documentari e cortometraggi (tra cui si ricorda il bellissimo Na’ Wave del 2017, documentario sul panorama musicale napoletano emergente ed underground) oltre che essere stato saggista cinematografico e collaboratore universitario accanto a famosi docenti e cultori di cinema quali Valerio Caprara e Giuseppe Cozzolino.
Le splendide pagine di De Chiara regalano al lettore sia una straordinaria black comedy grottesca ed amara - di quelle tipiche del panorama letterario giovanile americano ma che in Italia è un caso letterario più unico che raro anche se si inserisce nella schiera dei romanzi di formazione più classici – sia un appassionato e quanto mai struggente sguardo sul mondo giovanile vittima della confusione dell’attualità, in perenne ricerca d'amore, di attenzioni, di affermazione e riconoscimento. Uno stupendo viaggio letterario dedicato ai veri sognatori duri e puri ed a tutti quei Forever Young che sanno ancora gettare lo sguardo, nonostante tutto, fuori dalla finestra.
Buona Lettura.