È un Napoli in stile "Sagrada Familia": quando ad una grande opera manca poco per l'eccellenza
La Sagrada Familia, una delle opere architettoniche tra le più belle e famose del mondo, che fu progettata e cominciata a cavallo tra '800 e '900, risulta però tutt'ora incompleta e in costruzione. Dato questo "piccolo" dettaglio, il paragone con il nuovo Napoli targato Ancelotti che sta nascendo viene dunque spontaneo.
La meravigliosa basilica catalana ebbe come suo ideatore il grande e compianto architetto Antoni Gaudí che la plasmó come un vero e proprio Demiurgo platonico e ne fece letteralmente l'opera della sua vita. Purtroppo, dopo la sua morte improvvisa, i lavori della basilica furono interrotti e ripresi soltanto anni dopo con scarsi fondi a disposizione ed è questo il motivo per cui è tutt'oggi in costruzione (sebbene il progetto iniziale di Gaudí sia ormai irrealizzabile). Il creatore di questo Napoli, invece, è ancora vivo e vegeto e non perde mai occasione per far parlare di se nel bene o nel male.
Aurelio DeLaurentiis, il novello Demiurgo partenopeo, è una di quelle personalità che non puoi tenere a bada. Gode nel sentirsi al centro dell'attenzione e attira su di sé (più o meno consapevolmente) tutte le pressioni che arrivano dall'ambiente circostante, il che per i calciatori e lo staff tecnico è anche talvolta un vantaggio. Al presidente azzurro si possono imputare tanti errori e difetti, ma i pregi e i meriti non mancano affatto e sono decisivi.
Sarebbe banale tirare fuori ancora una volta il discorso del "Ci ha presi dal nulla e ci ha portati in Champions" (nonostante non sia affatto un dettaglio trascurabile). Va però riconosciuto al presidente che è stato capace di costruire, relativamente in poco tempo, una squadra che ormai da anni compete ad alti livelli come mai prima d'ora nella storia azzurra era capitato (salvo rare eccezioni maradoniane). A tal proposito, a chi grida "Pappone", andrebbero fatte rivedere ogni tanto le immagini desolanti di un Napoli sulla via del fallimento che perdeva sistematicamente contro tutti.
Ma torniamo al discorso originario. Cosa accomuna veramente il Napoli e la Sagrada Familia? Chiaramente quel pizzico in più di "maraviglia" di stampo medievale che permette ad un'opera di attirare ancor di più l'attenzione del pubblico ed entrare di diritto nell'eccellenza. Alla maestosa basilica spagnola è mancato qualche anno di vita in più di Gaudí o semplicemente un suo degno successore, al Napoli forse manca un piccolo sforzo sul mercato per diventare ancor più competitivo e giocarsi le proprie chance con maggiore convinzione in tutte le competizioni a cui prenderà parte quest'anno. Gli acquisti fatti fino ad ora sono di alto livello (Fabiàn Ruiz e lo stesso Ancelotti su tutti), ma per raggiungere o almeno cercare di colmare il gap con una Juventus sempre più forte, forse un attaccante di livello internazionale farebbe davvero comodo agli azzurri. Con questo non si vuole gettare fango su chi come Milik o Inglese sono presenti ad oggi nella rosa partenopea, ma dati i vari problemi fisici del polacco con annesse imprevedibili conseguenze e la poca esperienza ad alti livelli di un bomber di provincia come Inglese, viene logicamente da pensare alla mancanza di un profilo che dia maggiori certezze alla società e ai tifosi. Di certo con i prezzi che girano attualmente nel mondo del calcio fare acquisti importanti diviene sempre più complesso, ma in fondo se si vogliono raggiungere obiettivi importanti il gioco vale la candela e un piccolo sforzo si potrebbe provare a farlo. In fondo manca cosi poco a questa squadra (che ricordiamolo viene da un campionato da 91 punti) per poter arrivare a vincere qualcosa, basterebbe quel pizzico di lucida follia che ti porta ad avere quel "quid" in più che risulta poi fondamentale nel corso di una stagione sportiva.
Il prossimo campionato, con il ritorno dell'Italia al centro del calcio europeo grazie ai grandi ritorni di top coach come Ancelotti e forse Conte e all'arrivo di campioni del calibro di CR7, si preannuncia già tosto ma soprattutto spettacolare. Ci aspettiamo, dunque, che il Napoli sia tra i grandi protagonisti di questa nuova stagione del calcio italiano e che quel pizzico di lucida follia arrivi per definire la costruzione di una grandissima "Sagrada Familia Napoletana".