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“Il Purgatorio Dell’Angelo – Confessioni per il Commissario Ricciardi”, di Maurizio De Giovanni

Scritto da Francesco Verdosci Il . Inserito in Letteratura

Purgatorio dellangelo DE GIOVANNI copertina

È tempo di confessioni per il Commissario Luigi Alfredo Ricciardi. Il suo rapporto con Enrica ha ormai preso una direzione precisa e i due cominciano a progettare un futuro insieme. Ma perché questo futuro abbia basi solide, Ricciardi non può continuare a nascondere alla ragazza la propria condanna, ciò che a lungo lo ha tenuto lontano da lei. Così, nel tentativo di trovare una maniera per parlarle, chiede con difficoltà consiglio e conforto alle persone che gli sono più vicine: il brigadiere Maione, il dottor Modo e soprattutto don Pierino.


Intanto, la città viene scossa da un tragico evento che colpisce profondamente tutta la comunità: un anziano prete, già considerato alla stregua di un santo, confessore di molti membri dell'alta società - da cui per altro proviene, essendo di origini nobili - ma amato anche dal popolo, è trovato morto in riva al mare a Posillipo. Un omicidio efferato dal movente quanto mai oscuro. Un mistero che Ricciardi dovrà risolvere nonostante le fortissime pressioni a cui è sottoposto ed i problemi personali che lo tormentano.
Questa l’avvincente trame de “Il Purgatorio dell’Angelo”, nuova mirabile fatica letteraria di Maurizio De Giovanni dedicata alle imprese del Commissario Luigi Alfredo Ricciardi della Regia Questura di Napoli. Ciò che come sempre resta dopo esserci persi nelle elegantissime pagine di De Giovanni – essendone caratteristica degna di nota - è la malinconia che magicamente permane sempre, ogni volta che si conclude la lettura di un nuovo capitolo della saga di Ricciardi in particolare e che permea ogni singolo momento della vicenda. Come un grigiastro velo di gelido dolore e di pena che non lascia speranza e che si erge sovrana sopra ogni cosa, dall’azione puramente thriller alle vicessitudini romantiche, nonostante il caldo mese di maggio in cui l’autore ambienta questa nuova avventura.
Senza dubbio ci si trova dinanzi all’ennesima opera dallo stile impeccabile e dalla prosa accattivante ed elegantemente musicale però, se mai dovessimo trovarci qualche seppur minimo difetto, si ha la netta sensazione che questa volta le vicende personali dei protagonisti abbiano preso troppo il sopravvento facendo si che il “propulsore giallo” del romanzo si avvii un po’ troppo lentamente, quasi come un Diesel a freddo, e sembra che “il motore gratti la marcia” almeno nei primissimi capitoli.
Nonostante ciò, Maurizio De Giovani ci regala un altro fulgido capolavoro, come sempre edito da Einaudi Stile Libero e che probabilmente sarà il penultimo della serie. Un altro spettacolare ed avvincente “giallo degli umani sentimenti”, quelli più intensi, comprensibili e condivisibili da tutti. Un’opera dal meccanismo perfetto, intrigante al punto giusto, come sempre magnificamente congegnata, degna sicuramente dei precedenti capitoli ma, senza alcun dubbio, molto più godibile.
Buona Lettura.