L’angolo del libro di QDN presenta: “Dov’è casa?”, un romanzo di Paola Gallo
“Dov'è casa? Quando i tuoi occhi incontrano la profondità dei miei abissi”, sono questi titolo e sottotitolo di un romanzo coinvolgente ed emozionante, scritto da una giovane napoletana, Paola Gallo, pubblicato dall’editore Guida. La scrittrice svolge attività di volontariato come insegnante di italiano per stranieri presso la Scuola di Lingua e Cultura italiana della Comunità di Sant’Egidio, a Napoli.
Proprio grazie a questo lavoro, ella ha avuto modo di conoscere tante storie di persone che vengono da lontano e le ha trasposte in un libro. Il risultato è un testo di narrativa pienamente attuale, perché affronta il tema delle migrazioni, ma è anche un testo introspettivo perché racconta di sogni, paure e pensieri silenti.
Il romanzo racconta la storia di Hanna, una ragazza ghanese arrivata in Italia su un barcone insieme ad altri immigrati, che hanno lasciato la loro terra per fuggire da una vita indecorosa, ma che carichi di speranza hanno affrontato la sofferenza e l’angoscia di un viaggio per niente comodo. La giovane africana è capace di vivere e resistere non solo durante il lungo viaggio, ma soprattutto dopo l'approdo sulla Penisola, a Napoli come si può intuire in alcuni passaggi, dove però trova contesti umani a volte ostili ed indifferenti, che non le impediscono di guardare oltre. La città è indubbiamente solare, ma anche chiusa, ritrosa nell’aprirsi alla novità ed alla diversità.
Hanna si scontra con l’indifferenza, con la solitudine, con la diffidenza. Molto spesso viene scambiata per una poco di buono, solo per il colore della pelle: troppo nera per essere una brava ragazza. Libro, questo della Gallo, molto interessante: si fa leggere con molta facilità e coinvolge molto di più di tanti discorsi sull’integrazione. Se si alza un muro nemmeno la controparte ha modo di conoscere l’altro e, in questo modo, entrambe le parti vedono la realtà attraverso i preconcetti. Fare integrazione è proprio questo: abbattere ogni muro e farsi vedere per quello che si è, per poi riconoscersi come parte dello stesso mondo.
Eppure, talvolta, ad essere pericolosi non sono solo i muri esterni, costruiti con mattoni e filo spinato, ma anche quelli apparentemente invisibili fatti di solitudine, disprezzo e gesti che creano separazione, sfiducia e senso di esclusione. Scoprirsi simili attraverso la vicinanza, il contatto e il desiderio di guardare chi abbiamo di fronte, invece di sfuggire all'incontro, è una verità molto più profonda di tanti discorsi sull'integrazione.
Paola Gallo, con il romanzo “Dov'è casa?”, intende certamente avere un impatto sociale e spingere quanti lo leggono a guardare con occhi diversi il fenomeno migratorio, fenomeno che ben conosce sia per le attività che svolge in prima persona con i migranti sia per via della sua formazione, avendo un Dottorato di Ricerca in Storia Economica.