L’Angolo del libro – QdN, Presenta: “Sulla Schiena del Cielo” di Alfredo Carosella.
“Sulla Schiena del Cielo” è l’ultimo struggente racconto realizzato da Alfredo Carosella – classe ’65, architetto ed autore di origini molisane ma campano (porticese) di adozione – che, con la sua raffinata e sferzante prosa, esplora tanto delicatamente quanto in maniera intensamente viscerale la tematica molto novecentesca del conflittuale rapporto padre-figlio (un tipico Topòs letterario che, in particolar modo negli ultimi anni, è tornato di grande attualità).
Maurizio Miceli - detto Mizio - dopo aver divorziato da Marta, perde anche il suo tanto adorato lavoro di architetto. Si arrangia con lavori saltuari e continua a “nutrire la sua vita” mixando pericolosamente musica alternativa, cocktail velenosi e sogni. Al matrimonio di sua cugina Susanna ritrova dopo tanto tempo Fabrizio, il suo più caro amico, insieme alla moglie Magma per la quale ha sempre avuto un debole.
A questo bizzarro ricevimento nuziale che si tiene al “Castello Normanno” (un locale che definire improbabile è un vero eufemismo), dopo una sequela quasi infinita di colpi di scena, Mizio conosce Dorothy, compagna di suo padre, scoprendo quindi che il genitore non era morto, com’egli pensava, nel drammatico incidente stradale in cui aveva perso la vita anche il figlio minore, ma è miracolosamente sopravvissuto e, devastato dal senso di colpa, è fuggito in Florida dov’è riuscito a vivere raccimolando un’immensa fortuna. Durante quest’inaspettato incontro, Dorothy gli comunica l’ultimo desiderio del genitore: riabbracciarlo prima di morire. Mizio, attanagliato da sentimenti contrastanti e dalla curiosità, accetta l’invito del padre e parte con Dorothy, valutando forse anche la possibilità di cominciare un nuovo percorso di vita.
Quest’incantevole e godibilissimo libro – edito dalla Edizioni della Sera e presentato con grande successo lo scorso 15 settembre, al suo debutto, presso “l’open space letterario” della libreria napoletana #iocisto sita al Vomero a Piazzetta Fuga – è essenzialmente un romanzo “sull’assenza e su ciò che ne consegue”. L’intensa e potente opera di Alfredo Carosella è un classico viaggio, un’avventura alla fine della quale si tratterà – e si tenterà - magari di assolverlo, di perdonarlo, questo padre la cui “vita in assenza” ha qualcosa che, agli occhi del figlio, è ovviamente e decisamente incomprensibile.
Con questo pregevole racconto, Alfredo Carosella si inserisce elegantemente e di diritto nell’insieme degli autori, nostri contemporanei, che trattano la figura paterna non più e non soltanto come quella di un cupo, dispotico, severo borghese benpensante ma come un essere umano senza dubbio più solitario e fragile, più avido di vita, più avventuroso ma anche più “codardo” rispetto al rapporto coi figli; un uomo quindi un po’ troppo simile agli antichi figli ribelli rispetto invece ai padri austeri della classicità.
Buona Lettura.