Un nuovo libro su Napoli nella rivoluzione digitale: benefici e rischi
Il futuro di Napoli è nella rivoluzione digitale? La diffusione di procedure, macchine, linguaggi che trasformano testi scritti, suoni, immagini in una sequenza di numeri binari (i numeri 1 e 0), darà ai nostri concittadini maggiori opportunità di lavoro oppure farà crescere la disoccupazione? Questa e altre domande sollevate dall'innovazione digitale hanno indotto un gruppo di studiosi napoletani a discutere insieme con me e poi a scrivere alcuni saggi, che ora sono raccolti in un libro, pubblicato da Guida editori e apparso in questi giorni in libreria.
La rivoluzione digitale è a prima vista una questione di tecnologia, che interessa gli scienziati, gli ingegneri e in particolare i giovani che vogliono impegnarsi in nuovi mestieri, nell'avvio di piccole imprese innovative. È un argomento, si dice, che avrebbe scarso rilievo sociale, politico, economico perché interessa pochi cittadini.
Non è così. Il cambiamento indotto dalla digitalizzazione nei rapporti sociali è infatti di grande rilievo. Introduce una potente innovazione nei comportamenti umani: spinge alla condivisione, alla collaborazione tra gli uomini. Condividere (sharing) vuol dire partecipare in comune con altri cittadini all'uso di un bene, di un servizio, di un'informazione ma pure di spazi, tempo, competenze.
La condivisione sia pure in parte della ricchezza collettiva supera il possesso, la proprietà esclusiva di un bene o di un servizio e punta sull'utilizzo di quel frammento di ricchezza. Viaggiare in comune su un mezzo di trasporto abbassa il costo degli spostamenti da un punto all'altro del territorio e favorisce la conoscenza, la cordialità tra gli utenti. Organizzare una cena tra più persone che si conoscono poco o non si conoscono affatto, concordare l'assortimento di cibo e bevande da offrire, stabilire il prezzo e il luogo che può essere a turno un'abitazione privata, favorisce la conoscenza dei convitati e inaugura un ciclo di successivi incontri. E così via.
La digitalizzazione permette di creare piattaforme che organizzano la condivisione di beni e servizi consolidando i legami tra gli utilizzatori e riducendo i costi per ciascun partecipante.
La nuova tecnologia consente anche di realizzare progetti socialmente meritevoli raccogliendo finanziamenti volontari da parte di cittadini generosi che condividono un progetto, ad esempio salvare un archivio fotografico, adottare uno studente meritevole, sostenere un'associazione non profittevole per disabili.
Le piattaforme che permettono di condividere progetti d'interesse collettivo sono alcune autenticamente cooperative e altre sono invece organizzate per fini di lucro. Ad esempio a Napoli con la crescita dell'affitto ai turisti di abitazioni per parti o in tutto, è presente una piattaforma, la cosiddetta Airbnb, alla quale i proprietari degli alloggi da affittare possono iscriversi pagando poi un costo per il servizio reso.
Sull'innovazione digitale gli studiosi si dividono in scettici ed entusiasti. Gli entusiasti vedono nella condivisione il vantaggio di accrescere le relazioni sociali anche al di là del criterio della pura convenienza, del lucro personale, realizzando una forma di spirito comunitario. Gli scettici invece sottolineano i rischi di piattaforme lucrative che possono diventare sistemi di potere dominanti sui cittadini.
La lettura di questo libro permette di farsi un'opinione sulle ragioni degli uni e degli altri.
Titolo del libro: a cura di Mariano D'Antonio
con saggi scritti da:
Francesca De Felice e Tina Andreoli sul crowdfunding a Napoli (la raccolta capillare di fondi per finanziare iniziative socialmente meritevoli)
Achille Flora sull'industria in Campania in bilico tra tradizione e innovazione
Liliana Bàculo sulle piccole imprese innovative napoletane
Ugo Leone sulla rigenerazione del territorio con la partecipazione attiva dei cittadini
Francesco Bellofatto su progetti e iniziative digitali per tutelare e valorizzare il patrimonio culturale
Mariorosario Lamberti sulla regolamentazione del lavoro a seguito della rivoluzione digitale
Guida editori, Napoli, 2018, pagine 346, prezzo € 15