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Il possesso senza giustificato motivo di una mazza da baseball nella propria auto costituisce reato

Scritto da Andrea Amiranda Il . Inserito in Vac 'e Press

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La recente giurisprudenza di legittimità ha stabilito, con la sentenza., n. 55037/2018 che il possesso di una mazza da baseball all’interno della propria auto costituisce un’ipotesi di reato.

Il ricorrente aveva denunciato il fatto che il giudice di primo grado (Tribunale di Trento) non avesse considerato che, nel caso in esame, non sussistessero gli elementi costitutivi del reato, non costituendo la mazza da baseball rinvenuta in possesso del ricorrente “oggetto atto ad offendere”. Quest’ultima, di ridotte dimensioni ed utilizzata in ambito sportivo quale oggetto di libera vendita, costituiva, nella ricostruzione della difesa dell’imputato, solo un oggetto decorativo o con finalità pubblicitaria, che recava, tra l’altro, la denominazione di una nota squadra di calcio.

Secondo i Supremi Giudici, tuttavia, la tesi del ricorrente non offriva alcuna giustificazione circa la motivazione del porto della mazza da baseball al di fuori della propria abitazione. E infatti, costituendo quest’ultima uno strumento atto ad offendere, la difesa dell’imputato avrebbe dovuto fornire adeguata motivazione per giustificarne il porto (condizione, questa, espressamente richiesta dall’art. 4, comma 2, della l. n. 110/1975), a prescindere dunque dall’ulteriore condizione che tale strumento appaia “chiaramente utilizzabile, per condizioni di tempo e di luogo, per l’offesa alla persona”.

Il giustificato motivo – non addotto dalla ricorrente – si verifica allorquando particolari esigenze dell’agente siano perfettamente corrispondenti a regole comportamentali lecite, relazionate alla natura dell’oggetto, alle modalità di verificazione del fatto, alle condizioni soggettive del portatore, ai luoghi dell’accadimento, alla normale funzione del bene (es. imminenza di un evento sportivo per un membro della squadra di baseball).

Nel caso in esame, le tesi difensive si erano rivelate carenti proprio sotto tale aspetto, limitandosi ad offrire una ricostruzione in termini generali ed astratti, del tutto inammissibile a giudizio della Suprema Corte.