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La Cassazione: il pedone che non attraversa sulle strisce concorre alla causazione del sinistro

Scritto da Andrea Amiranda Il . Inserito in Vac 'e Press

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La Corte di Cassazione ha chiarito una volta per tutte il grado di responsabilità attribuibile al pedone che non attraversi sulle strisce pedonali ed i fattori che incidono su tale grado.

Si fa riferimento alla recentissima ordinanza n. 2241/19, con la quale la S.C. ha stabilito che i pedoni imprudenti che vengono investiti dall’auto possono concorrere (anche pesantemente) alla causazione del sinistro.

Nel caso in esame, il giudice d’appello aveva attribuito la responsabilità nella causazione del sinistro al 60% al pedone ed al 40% al conducente del veicolo investitore. In proposito, la Corte di Cassazione ha chiarito di non godere dei poteri necessari ad accertare (e, nel caso, modificare) le percentuali di responsabilità fissate in appello. Ciò perché il giudice deve partire inizialmente da una presunzione di colpa pari al 100% a carico del guidatore e, successivamente, accertare in concreto la colpa del pedone e, nel caso, ridurre progressivamente la percentuale di colpa presunta a carico del conducente laddove emergano circostanze atte a dimostrare la colpa in concreto del pedone.

Nella controversia posta all’esame dei Supremi Giudici, si è ritenuto che il giudice di prime cure non avesse fatto altro che applicare tale regola sulla scorta di quanto appurato dalla consulenza tecnica d’inchiesta. A nulla sono valsi i rilievi in appello formulati dai supersiti del parente investito nell’affermare che il sinistro fosse avvenuto nei pressi di una chiesa o che al momento dell’investimento la congiunta si trovasse “in prossimità dell’attraversamento pedonale segnalato dalle strisce pedonali”.

In conclusione, pedoni, occhio alla vostra condotta! Sul pedone che attraversa al di fuori delle strisce pedonali grava l’obbligo di dare la precedenza ai veicoli e, in caso di collisione, non può ritenersi esente da responsabilità anche quando abbia, in concreto, riportato i danni più gravi.