fbpx

Papa Francesco a Napoli, il resoconto del convegno

Scritto da Rita Felerico Il . Inserito in A gamba tesa

papa francesco a Napoli 640x220

Il convegno La Teologia dopo Veritas Gaudium nel contesto del Mediterraneo è stato organizzato e si è svolto il 20 e il 21 giugno u.s. presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – sez. San Luigi - Napoli; preceduto da una serie di incontri preparatori che da gennaio 2019 si sono tenuti fino agli inizi di giugno, il convegno ha avuto il pregio di porre all’ attenzione una serie di scelte teoriche e di azione poste in essere proprio da Papa Francesco fin dall’inizio del Suo Pontificato, che studiosi, allievi,italiani e stranieri, religiosi e laici hanno discusso e affrontato insieme a rappresentati delle istituzioni.

I due appuntamenti del 20 e 21 hanno ulteriormente approfondito e la novità più eclatante è stata la presenza di Papa Francesco che ha chiuso il cammino di riflessione. Dall’inizio del Suo insediamento, Papa Francesco ha avviato una vera e propria ‘rivoluzione teorica e pratica’ del pensiero e dell’azione teologica; ha parlato di una teologia dell’accoglienza e del dialogo, di una teologia dell’ascolto, interdisciplinare che rivisitando e reinterrogando la tradizione possa agire in rete anche con enti e istituzioni laiche coinvolte nella formazione dei nuovi cittadini, di persone più coscienti delle questioni attuali che comprendono il futuro e il benessere dell’ambiente e della società. Il Papa è da sempre stato sensibile a queste tematiche. Già nella Laudato sì aveva criticato, delineandone i limiti, un ‘modello(economico) vorace, orientato al profitto, con un orizzonte limitato, basato sulla illusione della crescita economica illimitata “, suggerendo non un nuovo modello, calato dall’alto, di risoluzione, ma un cammino di ricerca, proponendo ai giovani studiosi l’analisi di una pratica economica di inclusione, di umanizzazione, che si prenda cura del creato, non di depredarlo. Si legge su Avvenire dell’11 maggio 2019: “Con una lettera aperta a giovani economisti, imprenditori e imprenditrici di tutto il mondo, di ogni credo e nazionalità, papa Francesco ha indetto una tre giorni per “studiare e praticare una economia diversa”. Ispirato al santo patrono d’Europa, l’appuntamento è intitolato “Economy of Francesco” e si terrà ad Assisi dal 26 al 28 marzo 2020. Nella lettera il Papa afferma: “Le vostre università, le vostre imprese, le vostre organizzazioni sono cantieri di speranza per costruire altri modi di intendere l’economia e il progresso, per combattere la cultura dello scarto, per dare voce a chi non ne ha, per proporre nuovi stili di vita”. La risonanza di questa iniziativa ha stimolato ‘giovani menti’ e sarà anticipata al Meeting di Rimini del prossimo agosto.

Interessanti nella loro specificità tutte le relazioni, in particolare quelle dei proff. Valerio Petrarca, sul concetto di immigrazione e di Giorgio Marcello sulla interculturalità e le reti collaborative. Notevoli i contributi di Francisco Ramirez da Madrid e di Sihem Djebbi da Parigi. Tutti hanno fatto riferimento ad una ‘teologia incarnata, di evangelizzazione’, basata sul ‘vero dialogo’, inteso non come strumento tattico, ma come elemento strutturale, che costituisce un nuovo modo di parlare e vedere il ‘Logos’, la nuova teologia, un concetto ben espresso dalla prof.ssa Donatella Abignente. E questo è anche il nuovo elemento di novità: la notevole presenza di docenti –donne, fra le quali Meir Bar Asher, musulmana proveniente dall’Hebrew University di Gerusalemme e Anna Carfora che ha preceduto quello conclusivo del Papa, la quale ha puntato sullo studio della ‘verità storica’ e dell’importanza della laicità per il rilancio della teologia. E a proposito di donne, è importante segnalare il link https://d1c233nw6edifh.cloudfront.net/wp-content/uploads/sites/11/2019/03/summer-school.pdf , dove si possono trovare tutte informazioni utili e scaricare il programma della summer school che proprio la facoltà di Napoli sta organizzando dal 15 al 19 luglio. Si legge nel deplian di diffusione: La Summer school Sezione San Luigi intende approfondire il tema del ruolo della donna attraverso la presentazione di alcune figure della storia del femminismo.“Donne come noi: le prospettive del femminile nel XXI secolo” è il titolo della Summer school promossa dalla pontificia sezione San Luigi della facoltà teologica dell’Italia meridionale dal 15 al 19 luglio, che intende approfondire il tema del ruolo della donna attraverso la presentazione di alcune figure della storia del femminismo. Il taglio è filosofico, storico e letterario. Le cosiddette “tre ondate” della storia del femminismo rappresentano solo in parte un cammino che affonda le sue radici nell’antica Grecia, giungendo a noi con manifestazioni più attuali, tanto significative quanto controverse. L’approccio interdisciplinare che si intende adottare scandirà il ritmo delle giornate e la distinzione tematica.” Ci saranno fra gli altri Luisa Muraro e Emilio Baccarini.

Da segnalare l’apporto e la presenza di tanti giovani, entusiasti delle scelte che si sono implementate all’interno della riflessione teologica. Una chiesa impostata come un ‘ospedale da campo’, così la definisce il Papa, pronta a curare le ferite, a impolverarsi ed agire con gli uomini di questo tempo, caotico e confuso, una evangelizzazione che parte dal basso e che soprattutto tiene conto del contesto del Mediterraneo. Nella Veritas Gaudium- la gioia della verità, la Costituzione Apostolica del Papa circa le Università e le Facoltà ecclesiastiche, così si legge: “E ciò è d’imprescindibile valore per una Chiesa “in uscita”! Tanto più che oggi non viviamo soltanto un’epoca di cambiamenti ma un vero e proprio cambiamento d’epoca, segnalato da una complessiva «crisi antropologica» e «socio-ambientale» nella quale riscontriamo ogni giorno di più «sintomi di un punto di rottura, a causa della grande velocità dei cambiamenti e del degrado, che si manifestano tanto in catastrofi naturali regionali quanto in crisi sociali o anche finanziarie». Si tratta, in definitiva, di «cambiare il modello di sviluppo globale» e di «ridefinire il progresso»: «il problema è che non disponiamo ancora della cultura necessaria per affrontare questa crisi e c’è bisogno di costruire leadership che indichino strade “.

Il messaggio del Papa è stato arricchito da quello pervenuto da parte del Patriarca di Costantinopoli: “L’accoglienza non può pertanto limitarsi ad un’opera di assistenza, ma guardare al tema della verità e della giustizia, per comprenderne le cause, curarne gli effetti……la transumanza di interi popoli, o peggio di complete generazioni, causano ulteriori povertà nel sud del mondo e fenomeni di intolleranza…”.

Tanto si è fatto e avviato dall’insediamento di Papa Francesco, il quale continua a spronare un radicale ‘cambiamento’, non solo teorico ma soprattutto pratico, capace di ‘mutare’ la vita spirituale e materiale di ogni persona. Credo occorra in tal senso un più efficace impegno, soprattutto per chi ama e studia il Mediterraneo con particolare passione, avvisandone l’importante ruolo che ancora ha e può avere. E tutto questo possa costituire ‘monito’ per tutti coloro che hanno lottato e creduto in ideali di pace e di libertà, traditi purtroppo da ignoranza, avidità e poco spessore umano.