I problemi fondamentali dell'umanità
Sono quelli più trascurati dal dibattito politico mondiale e del tutto assenti in quello italiano. Sappiamo tutto di un idiota miliardario o su quante volte Megan si cambia gli slip e non ci interessa il progressivo sciogliersi dei grandi ghiacciai alpini e del loro impatto ambientale.
I problemi fondamentali sono, in prima approssimazione:
a) Il “global warming” con le sue devastanti conseguenze a livello mondiale;
b) la questione demografica con la popolazione che si espande nei paesi poveri e resta stabile o diminuisce nei paesi sviluppati . L’esempio più eclatante è quello italiano;
c) L’ abnorme concentrazione della ricchezza mondiale nelle mani di una decina di ultramiliardari con le sue drammatiche conseguenze;
d) La diffusione e la difesa della Democrazia che, allo stato dei fatti, è ancora lontana dall’essere realtà di vita per miliardi di persone.
Come ho detto è un primo sommario elenco non affrontabile in dettaglio in un articolo.
Desidero perciò concentrare il mio discorso sul punto a): è indiscutibile e dimostrata l’importanza della pressione antropica sul fenomeno. Quelli che sostengono il contrario o sono ignoranti come Trump o sono in perfetta malafede come i cinesi e i polacchi. In ogni caso hanno una visione miope del mondo e trascurano quelle che è il primo dovere di un governante: la tutela dell’avvenire delle giovani generazioni. Non siamo i padroni del mondo: ne siamo, per fortuna, temporanei inquilini e come tali abbiamo il dovere di tutelare la casa comune.
Lo scioglimento dei ghiacci polari e di montagna dovuto al “global warming” innesca un processo che si avvita su sé stesso producendo effetti che lo aggravano.
La liquefazione del “permafrost” siberiano non solo sta trasformando l’ambiente locale in un mare di fango ma sta immettendo in atmosfera miliardi di tonnellate di metano che il ghiaccio imprigionava. Lo scioglimento delle calotte polari immettendo quantità mostruose di acqua dolce nel mare ne diminuisce la salinità, provocando gravi rischi per molte specie ittiche.
Il carbone fossile ed i suoi affini (lignite, torba) sono i massimi responsabili del riscaldamento globale. Lo spettacolo orrendo della centrale termica polacca alimentata a lignite che rovescia in atmosfera miliardi di litri di CO2 è il simbolo di questa barbarie. La sua presenza da sola annulla il lavoro di milioni di persone rispettose dell’ambiente. Lo spettacolo di Pechino coperta da una pesante coltre di smog è un’altra dimostrazione della miopia politica di certi paesi. Per non parlare di Trump che pensa che il “global warming” sia una favoletta da radical chic tollerando che parte della industria pesante USA vada ancora a carbone e negando l’esistenza stessa del problema. Provvedere alle esigenze energetiche di 7 miliardi persone a un prezzo sostenibile, è tuttavia una grande questione.
Parlando senza riflessi emotivi, la risposta al problema potrebbe essere l’energia nucleare basata però sul Torio e non sull’Uranio. Per molti buoni motivi: Il torio è facilmente reperibile, le sue scorie decadono in un centinaio d’anni contro i millenni dell’uranio ed infine, particolare che toglie ogni dubbio, col torio non si fanno bombe. L’idea di Carlo Rubbia di puntare sul torio e su enormi stazioni energetiche solari da installare nei deserti è una risposta razionale al problema. Dobbiamo rispetto alla Terra, la nostra Grande Madre. Non a caso in tutte le religioni del mondo le divinità legate alla Terra sono femmine: Demetra, Cerere, la Pachamama andina, la Ishtar assira, la Prithva Mata indiana o la giapponese Ana-no-Uzume sono femmine. L’analogia Terra- Donna è facilmente spiegabile. La Terra custodisce nel buio del suo grembo il seme che germoglia, matura e cresce come un feto nell’alvo materno. Fortunatamente la sensibilità per tali questioni si diffonde sempre più fra le giovani generazioni che gestiranno l’avvenire della società
Il problema dello scioglimento dei ghiacciai permanenti è un aspetto particolarmente delicato della tutela dell’ambiente. Intorno ad esso stanno nascendo interessanti iniziative. Voglio segnalarvi quella dello svizzero trentenne Timotee Beckett che ha fondato una organizzazione “No profit” che ha chiamato “Recogn.Ice che ha lo scopo di diffondere fra i giovani l’attenzione su questo particolare aspetto della vita del pianeta .Recogn.Ice la potete raggiungere per associarvi e sostenere l’attività di monitoraggio dei ghiacciai ai seguenti riferimenti:
https://www.recognice.org
#globalwarming
#ice
#savetheplanet
È bene che soprattutto i giovani si mobilitino intorno a tali problematiche associandosi alla organizzazione non profit e lavorando per attrarre l’attenzione dell’opinione pubblica, con manifestazioni, conferenze, gazebo e con tutti i mezzi che riescano a tenere desto l’allarme sul pericolo che incombe sull’avvenire dell’Umanità.
Forza ragazzi! C’è tanto da fare! Spetta a voi mettervi in movimento. Buon Lavoro!!!