Napoli celebra i 50 anni dall’allunaggio: guarda che Luna!
A 50 anni dall’allunaggio la città partenopea decide di omaggiare l’evento con una nuova mostra ad ingresso gratuito.
Fino al prossimo 30 Settembre sarà possibile fruire della mostra “Guarda che Luna” tutti i giorni feriali dalle 9:00 alle 18:00 ed il sabato dalle 9:00 alle 13:00 presso la Biblioteca Nazionale di Napoli. L’evento è organizzato in collaborazione con la struttura ospitante e l’INAF-Osservatorio Astronomico di Capodimonte, da sempre attivo nel settore della ricerca disciplinare.
Il tema della mostra è proprio quello di celebrare il 50esimo anniversario dello sbarco dell’uomo sulla luna. L’interesse nei confronti dell’astro lunare trova radici antichissime: il poeta greco Arato de Soli iniziò a citare i fenomeni celesti in un manoscritto personale. Nei secoli successivi, scienziati e scrittori hanno posto la luna al centro dei propri trattati: dal Clarissimi Hyginii Astronomi de mundi et sphere fino ai lavori cinquecenteschi dell’ingegnere Pietro Apiano, dal Novae coelestium, terrstriumque rerum observationes di Francesco Fontana (primo atlante lunare della storia) alla rappresentazione dell’universo di Giordano Bruno, Galileo e Copernico.
In età moderna a partire dal 700 e per tutto l’800 e il ‘900 spiccano le rappresentazioni lunari più affascinanti: dagli acquerelli dell’Atlante di Johann Gabriel Doppelmayr alle astrofotografie di Maurice Lœwy e Pierre Henri Puiseux per poi concludere con le costruzioni dei grandi telescopi di Francis Gladhelm Pease. Sarà possibile, attraverso il percorso espositivo scientifico e poetico, analizzare l’evoluzion del rapporto tra l’essere umano e l’altro lunare.
In questa mostra si pone in perfetto connubio il materiale umanistico con quello scientifico, esponendo anche un impronta partenopea forte con la documentazione relativa alla produzione napoletana che trovò ispirazione nel lucente astro e dall’altro all’intero materiale proveniente dagli Stati Uniti.
La luna ha sempre suscitato nell’uomo un atteggiamento di stupore, sgomento e forte interesse. Una curiosità che può essere riscontrata nel titolo dall’enfasi esclamativa “Guarda che Luna!”. Da questa mostra si stanno sviluppando numerose iniziative tra cui quella dell’astronomo Ernesto Capocci che nel suo volume “Viaggio alla Luna fatto da una Donna” evidenzia e celebra sia gli aspetti scientifici che quelli romanzati che Napoli ha sviluppato nei confronti del corpo celeste che tutti contemplano.
Infine per concludere la mostra c’è un tocco romantico, una sezione dedicata alla presenza della Luna nelle canzoni napoletane di Salvatore di Giacomo, Roberto Murolo e Sergio Bruni. La luna è da sempre associata agli innamorati e all’idea stessa dell’amore irraggiungibile.