“Abisso” di Christian Leperino: l’isola d’Ischia si presta come scenario perfetto per le opere uniche dell’artista
Presso gli spazi del Castello Aragonese d’Ischia è possibile visitare per tutta la durata della stagione estiva, più precisamente fino al prossimo 8 settembre, l’esposizione “Abisso”, il nuovo progetto espositivo di Christian Leperino a cura di Davide Sarchione.
Si tratta di un’installazione diffusa site-specific ispirata alle architetture e all’antichissima stratificata storia del Castello, che fu avamposto greco venticinque secoli fa ed è completamente circondato da un mare reale e metaforico, le cui sponde hanno visto popoli e culture scontrarsi e mescolarsi, hanno accolto e protetto, vissuto abbandoni e rinascite. Ciò che “Abisso” rappresenta per l’artista è la storia, intesa come vertigine del tempo che ci avvolge e ci sfida, proprio come scrisse Primo Levi.
Leperino ha concepito un cospicuo insieme di circa 80 sculture in gesso bianco di diverse dimensioni e d'impianto anche monumentale; ha inoltre prodotto un imponente intervento ambientale di dense stesure pittoriche, in dialogo con alcuni dei luoghi più suggestivi della rocca per creare un articolato itinerario visivo e di senso: dalle rovine della cattedrale dell’Assunta, alla chiesa settecentesca dell’Immacolata con la sua terrazza, agli spazi del convento di Santa Maria della Consolazione.
Uomini e statue scheggiati, trasportati dai moti ondosi del mare e arenati come bianchi ossi di seppia, volti e corpi dalle superfici corrose e discontinue, relitti di viaggi diventati naufragi prima dell’approdo o forse prosciugati da un’infinita attesa, diventano fossili della storia e fantasmi della memoria incrostati di passato e presente, mescolati ai reperti del luminoso passato dell’arte, dell’architettura e ai detriti della civiltà occidentale.
Il compito dell’artista è di salvarne una traccia prima che diventi assenza, un frammento da fissare in immagine e materia prima che la risacca lo riporti al fondo, perdendosi nelle derive inesorabili del tempo. Per tale ragione Leperino si cala nell'abisso per sondare le profondità della storia e le possibilità di sopravvivenza dell’umano e dell'arte stessa, con il suo carico spurio di una materia “difficile” e ingombrante, oggi quasi straniera nel mondo asettico delle immagini digitali, ma in cui si ostina a immergersi per restituirne il peso storico e culturale.
“Abisso”, esposizione imperdibile e unica nel suo genere, è un progetto organizzato dall'Associazione “Amici di Gabriele Mattera”, sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e in collaborazione con l'Associazione SMMAVE, La DI Art e Terramedia.