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“Vola alta, parola”, un’esposizione al MANN dedicata ai trent’anni di attività di Colophonarte

Scritto da Felicia Trinchese Il . Inserito in Mostre

Vola alta parola 1

A partire dallo scorso 18 settembre il Salone della Meridiana del MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ospita la mostra “Vola Alta, Parola”, realizzata per festeggiare i trent’anni di attività di Colophonarte.

L’esposizione, il cui titolo esprime leggerezza e libertà, visitabile fino al prossimo 11 novembre, consta di un percorso espositivo raffinato e prezioso per ripercorrere il viaggio culturale tracciato dalla casa editrice bellunese che, dal cuore delle Dolomiti, ha esportato simbolicamente, in Italia ed all’estero, un modus ricercato di concepire il libro, inteso non soltanto come oggetto, ma soprattutto come opera d’arte.
Il lavoro del fondatore di Colophonarte, Egidio Fiorin, e della figlia Camilla, si è intrecciato con la collaborazione entusiasta di bibliofili ed appassionati d’arte per concepire un brand dai tratti inconfondibili. Già dal nome si evince la particolare attenzione dedicata al colophon, vera e propria carta d’identità del libro, con l’elenco minuzioso di tutti gli elementi editoriali, dalla tiratura ai tipografi, dalla composizione alla stampa dei testi e delle eventuali immagini.
Con “Vola Alta, Parola” il mestiere editoriale si è trasformato in esperienza artistica, tanto da far includere i libri di Colophonarte nel patrimonio di prestigiose istituzioni culturali italiane e straniere, come ad esempio il MoMA di New York, Md’O di Parigi, Palazzo Reale di Budapest, Collezione Sacher di Basilea, Centro Schönberg di Vienna, Museo Poldi Pezzoli e Accademia di Brera a Milano, Museo Marino Marini, Palazzo Strozzi e Biblioteca Nazionale Centrale a Firenze; Galleria Ca’ Pesaro e Fondazione Giorgio Cini a Venezia, Facoltà di Lettere e Filosofia a Torino, a Verona, e all’Orientale di Napoli.
“Vola alta, parola”, inaugurata dal responsabile delle Biblioteca del Museo, Michele Iacobellis, e da Mauro Giancaspro, intende favorire la conoscenza del patrimonio librario, partendo anche dalla valorizzazione della Biblioteca dell’Archeologico. L’esposizione prevede l’esposizione di 35 dei 120 libri d’artista pubblicati da Colophonarte, a partire dal 1988: nei libri, collocati in 11 grandi teche, i visitatori possono ammirare opere dei principali artisti italiani e stranieri contemporanei. Tra questi risaltano nomi come Mimmo Paladino, Enrico Castellani, Arnaldo Pomodoro, Lucio Del Pezzo, Giuseppe Maraniello, Kounellis, Enrico Baj, Emilio Isgrò, Giorgio Griffa, Roberto Barni, Giulio Paolini, Ferdinando Scianna, Hermann Nitsch, Corneille, Eduardo Arroyo, Claude Viallat, François Morellet, Medhat Shafik, Michel Kenna.
Punto di partenza ideale del percorso espositivo è il primo volume edito da Colophonarte del 1988: in una coincidenza suggestiva, si tratta di quattro canti di Giacomo Leopardi, interpretati da altrettante incisioni di Walter Valentini. Ma le opere contenute nei volumi di Colophonarte sono tante e sono state realizzate con tecniche diverse, quali acquerello, scultura in bronzo o ceramica, classiche incisioni in acquaforte, moderne linoleum grafie, e sono abbinate a poesie e prose dei grandi classici e dei più celebrati autori del Novecento, come Ungaretti, Bertolucci, Luzi, Raboni, Sanguineti, Villa, Zanzotto, Fo, Eco, Magris, Sebastiano Grasso, con attenzione riservata a personaggi del calibro di Inge Feltrinelli, Leopoldo Pirelli, Pietro Ingrao o Giulia Maria Crespi, Liliana Cavani, Massimo Cacciari.