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Vitale Agrillo: il medico del popolo di Fuorigrotta

Scritto da Maddalena Maria Sorbino Il . Inserito in Port'Alba

Agrillo

Il dott. Vitale Agrillo, nato nel 1909 a Fuorigrotta, visse la sua gioventù in quell’antico villaggio che ora corrisponde a Via Cumana.
Riuscì a laurearsi con il massimo dei voti all’università di Medicina e Chirurgia ma dovette abbandonare il suo desiderio di lavorare come medico a Napoli, costretto dal servizio di leva che lo portò dapprima in Marina e poi sui campi di battaglia della II Guerra Mondiale fra Rommel, Balbo e Montgomery.


Purtroppo però, un pomeriggio d’aprile del 1941, durante l'ennesimo attacco da parte del nemico, fu catturato dalle truppe inglesi, mentre era intento a soccorrere i feriti. Imprigionato, consapevole del destino che lo aspettava, era rassegnato al fatto che nessuno lo avrebbe salvato. Nonostante ciò, Agrillo riuscì a recuperare quella lucidità necessaria che gli consentì di prendersi cura dei feriti medicandoli come poteva, data l'insufficienza dei messi a disposizione. In questo modo il giovane medico riuscì a salvare numerose vite sui campi di battaglia africani, fino all'armistizio.

Fu proprio in quei giorni, e grazie a quell'esperienza, che egli fece un voto: se fosse tornato nella sua città natale illeso, si sarebbe occupato dei più bisognosi senza alcun interesse economico.

Fece ciò che sognava: dedicò la propria vita e la propria esperienza di medico senza far differenza tra le persone più e meno abbienti.
Nel quartiere di Fuorigrotta il ricordo di lui è ancora vivo, si racconta di un vecchietto un po’ ossuto e con in testa un basco messo di sbieco mentre si aggirava per le traverse di Via Leopardi.

Molti ad oggi lo paragonano a Moscati, chiamandolo “il medico santo” che con il suo viso pieno di dolcezza dava speranza al quartiere intero.
Il prezzo per ogni visita era di 500 lire (circa 25 centesimi ad oggi) ed egli ogni giorno camminava frettolosamente per non far mancare il suo affetto e le sue cure a nessuno.

Proprio per questo, il Comune, riconoscendo l’impegno del medico, poco tempo fa ha dato il suo nome alla strada ove alle spalle di trovava il suo primo studio, in via Caio Duilio: via Cumana adesso si chiama “Via Vitale Agrillo”.